Botta e risposta tra Vaticano e Lega Nord sull'accoglienza dei profughi, mentre aumentano gli sbarchi di migranti anche in Grecia.
Non si placano le polemiche tra Vaticano e Lega Nord sulla gestione dell’accoglienza dei migranti: al segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, che aveva definito “piazzisti da quattro soldi quei politici che, pur di raccattare voti, dicono cose estremamente insulse”, hanno replicato molti esponenti del Carroccio che, in sostanza, hanno invitato lo Stato Vaticano ad accogliere i migranti e ad abrogare una norma che prevede l’arresto di chi entra e resta irregolarmente sul territorio della Santa Sede. Il Vaticano, dal canto suo, ha fatto sapere di ospitare già molti migranti, attraverso le strutture della Santa Sede, degli ordini religiosi, della Caritas, del Centro Astalli, della Fondazione Migrantes e di tutte le diocesi italiane. Inoltre, il direttore del settore immigrazione della Caritas, Oliviero Forti, a proposito della richiesta di ospitare migranti, ha detto che “quella che per la Lega Nord vuole essere una provocazione politica, per noi è una realtà consolidata di tutti i giorni”.
L’Europa ci ha restituito oltre 12mila immigrati
Dal primo gennaio al 31 luglio da molti Paesi europei sono stati riportati in Italia 12456 migranti irregolari, cioè clandestini che non avevano il diritto di rimanere in Europa e che dovevano già essere espulsi dal nostro Paese. Perché queste espulsioni non sono state eseguite? La ragione principale non risiede nella cancellazione del reato di clandestinità, ma nel numero troppo esiguo dei Cie, i centri di identificazione ed espulsione, che impiegano anche troppo tempo ad identificare e ad espellere i soggetti in questione.
Emergenza sbarchi anche sulle coste greche
Nel giro di un anno, in Grecia, gli sbarchi di migranti sono aumentati del 750% (124000 sono le persone approdate nei primi sette mesi di quest’anno) e, senza un intervento serio dell’Ue, la situazione rischia di aggravarsi in tutto l’Egeo. A Kos, un’isola greca che è uno degli approdi principali, la confusione e la tensione aumentano sempre di più e la polizia è già dovuta intervenire diverse volte per sedare dei tafferugli. La vicepresidente del Parlamento tedesco, Claudia Roth, che ha assistito al caos presente sull’isola di Kos, ha definito tale situazione come “un inferno sulla terra”.
Fonte: Blasting News Italia
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