venerdì 7 agosto 2015

La minoranza Pd ci riprova: pronti 10 emendamenti per bloccare la riforma del Senato

Nonostante la posizione del governo, 28 senatori dem presenteranno una decina di modifiche al ddl Boschi: dal Senato elettivo, al bicameralismo per le tematiche più importanti e alla riduzione dei parlamentari 


Nonostante la posizione del governo la minoranza Pd non fa un passo indietro e depositerà una decina di emendamenti al ddl Boschi sulle riforme, in particolare sul Senato elettivo.

Obiettivo dichiarato: bloccare la riforma costituzionale attesa da tanto tempo nel nostro paese, nel quale, tutti, a parole vorrebbero superare il bicameralismo perfetto.

Comunque, lo scorso 2 luglio 2015 venticinque senatori di Largo del Nazareno hanno presentato un documento intitolato “Avanti con le riforme costituzionali” «che a tutt’oggi – precisano – non ha ricevuto alcuna risposta dal segretario del Pd e dai presidenti dei Gruppi parlamentari di Camera e Senato».

«In coerenza con i contenuti del documento – spiegano in una nota i senatori Maria Grazia Gatti e Carlo Pegorer – saranno depositati, entro la scadenza del termine fissato, una decina e più di emendamenti, sui quali è stata apposta la firma da 28 senatori».

EMENDAMENTI MINORANZA PD PER IL SENATO: BICAMERALISMO PER MATERIE IMPORTANTI - Le modifiche che la minoranza del Partito democratico propone riguardano l’elettività diretta dei prossimi senatori, la riduzione del numero dei parlamentari, i poteri di verifica, controllo e inchiesta da affidare al nuovo Senato delle autonomie e la riforma del Titolo V.

Insomma, un vero e proprio reset di quanto fatto in questi primi anni di legislatura.

«Partiamo dal convincimento che bisogna superare il bicameralismo perfetto e che è necessario fare presto, certo, ma anche bene e senza negare un serio e approfondito confronto sul nuovo Senato e sugli equilibri complessivi che assumerà il futuro assetto istituzionale, anche alla luce della nuova legge elettorale recentemente promulgata. I principali temi affrontati negli emendamenti – hanno spiegato i senatori della minoranza dem – riguardano l’elettività diretta dei prossimi senatori in concomitanza con l’elezione dei Consigli regionali, la riduzione del numero dei parlamentari, i poteri di verifica, controllo e inchiesta da affidare al nuovo Senato delle autonomie e la riforma del Titolo V».

EMENDAMENTI MINORANZA PD PER IL SENATO: BICAMERALISMO PER MATERIE IMPORTANTI - «Quanto al sistema delle garanzie, a nostro giudizio, andrebbero corrette – sostengono i senatori della minoranza – le modalità di elezione del Presidente della Repubblica e dei giudici della Corte Costituzionale, per evitare che il vincitore del premio di maggioranza assegnato dall’Italicum possa eleggersi da solo o quasi anche i principali organi di garanzia istituzionale». «Ci sembra anche opportuno – concludono i senatori democratici – che alcune limitate e qualificate materie conservino una lettura bicamerale: leggi elettorali nazionali, temi di natura etica, amnistia e indulto, diritti delle minoranze, dichiarazioni di guerra e libertà religiosa».

(foto d’archivio Franco Origlia/Getty Images)

Fonte: Giornalettismo

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