domenica 2 agosto 2015

Expo di Milano, vi racconto la mia esperienza

L'Expo è soltanto una grande speculazione, oltre che una formidabile presa per i fondelli.


di Giuseppe Iaconis (sito)

Se lo scopo dell'Expo di Milano era quello di "riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo" (paesi in cui si muore di fame e paesi in cui si muore per cattiva o eccessiva alimentazione) direi che l'obiettivo è stato miseramente perso di vista dagli ultimi Governi che hanno gestito l'evento. Basti pensare alle imbarazzanti presenze di aziende che propongono cibi e bevande non certamente salutari e, cosa da non sottovalutare, ai prezzi stratosferici praticati. In sintesi l'Expo che ho visto io può essere riassunta in questi termini:

-presenza di moltissime zanzare e moscerini in ogni punto dell'esposizione (come mai non sono state adottate le adeguate contromisure!?);
-poco cibo di qualità e soprattutto informazioni su quest'ultimo pressoché inesistenti;
-sulle bancherelle di legno, posizionate nella grande area centrale, sotto le enormi tende bianche, c'è soltanto cibo di plastica. Sì, proprio così: salsicce di plastica, carne di plastica, frutta di plastica... se non fosse tragico (considerati i miliardi di euro spesi), ci sarebbe da schiattare dalle risate;
-nei padiglioni non c'è cibo né spiegazioni sui prodotti tipici dei vari paesi.

Due esempi per tutti:

  1. nel padiglione della Cina ci sono cinque ombrellini cinesi, due distributori di bibite, una sala piena di bastoncini illuminati e un'imitazione della Gioconda di Leonardo (che cosa ci azzecca con la Cina è un mistero);
  2. nel padiglione dell'Italia vengono proiettati dei bellissimi video sulle più importanti località turistiche del paese, delle foto e ad un certo punto viene proposta una grande mappa tridimensionale dell'Europa senza l'Italia, con su scritto "come sarebbe il mondo senza l'Italia".

Frutta Expo Una delle tante bancarelle presenti nell’area centrale dell’Expo con cibo di plastica

La sensazione che si ricava visitando l'esposizione universale è la seguente: i vari paesi del mondo, considerato il taglio dato dai nostri Governi all'evento (molto chiaro con la scelta degli sponsor Coca Cola e Mc Donald’s), hanno snobbato, forse giustamente, l'iniziativa.

L'unica zona dove si trovavano dei punti di ristoro tipici (ma solo per fini commerciali e non educativi) è l'area riservata alle regioni italiane, ma si tratta di veri e propri self service, nulla di più. Vi propongo a titolo esemplificativo qualche prezzo:
-arancino 5 euro;
-cannolo siciliano 5 euro;
-mini porzione (10 X 10 cm) di parmigiana calabrese 10 euro;
-trancio di pizza 7 euro.

Se a tutto questo ci aggiungiamo il rincaro enorme delle tariffe alberghiere, che in qualche caso sono addirittura aumentate del 100%, si può concluderee che l'Expo è soltanto una grande speculazione, oltre che una formidabile presa per i fondelli.

P.S.
La frutta che vedete nella foto è tutta di plastica, se capitate da quelle parti non provate ad addentarla!

Fonte: AgoraVox Italia

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