domenica 9 agosto 2015

I diritti delle prostitute sono diritti umani


Dopo due anni di consultazioni con prostitute ed esperti di diritti umani, Amnesty International ha lavorato a una politica a supporto della decriminalizzazione della prostituzione, per assicurare a tutti gli individui la parità dei diritti. Questa politica riconosce la decriminalizzazione dell'attività come il fulcro per la tutela dei diritti delle prostitute del mondo e verrà discussa e votata durante l'International Council Meeting di Dublino.

Le argomentazioni si mostrano inequivocabili, poiché la criminalizzazione dell'attività ha fatto sì che la salute delle prostitute e la tutela della loro sicurezza subissero effetti devastanti. Nel 2014, il Lancet - uno dei giornali medici più accreditati a livello globale - ha prodotto un lavoro relativo alla diffusione dell'HIV tra le prostitute (lavoro firmato da noi e da altri esperti). Stando agli studi epidemiologici e alle analisi portate avanti, la ricerca dimostra che con la decriminalizzazione della prostituzione si eviterebbe il 33-46% dei contagi globali di HIV nella prossima decade.

La presa visione di ricerche già pubblicate e di report sui diritti umani dimostra che dove la prostituzione è considerata un reato, le prostitute sono costrette a lavorare in luoghi isolati e nascosti, con una grande carenza all'accesso alle protezioni di base per lavorare in modo protetto; come la possibilità di negoziare sulle modalità in cui vogliono lavorare, o il decidere sull'utilizzo del preservativo per evitare i contagi. Dove la violenza è diffusa, e con lei lo è anche la paura, l'accesso alle basilari risorse per tutelare la salute assicurerebbe i diritti umani di tutti i cittadini.

Come guida nella difesa dei diritti dell'umanità, Amnesty International potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella tutela delle prostitute, adottando una politica che affermi che la depenalizzazione dell'attività è essenziale alla tutela dei diritti umani. Nella serie di articoli Lancet, gli autori hanno dimostrato quanto il legame tra la criminalizzazione e i contagi HIV sia stretto. In queste ricerche, esperti analizzano il fenomeno trattando di legge, medicina, salute pubblica, diritti umani e le prostitute stesse hanno concluso ammettendo la gravità della criminalizzazione dell'attività sul loro lavoro, le loro famiglie e la comunità. Altri attori internazionali come la World Health Organization (WHO), il Joint United Nations Programme sull'HIV/AIDS (UNAIDS), il United Nations United Nations Population Fund (UNFPA) e la Global Commission sull'HIV hanno rafforzato il messaggio, sottolineando quanto la decriminalizzazione della prostituzione sia basilare nella tutela dei diritti delle prostitute.

Nonostante il messaggio esplicito lanciato dalla politica stilata da Amnesty; che esorta a lavorare per leggi contro la violenza, l'ineguaglianza di genere, e il traffico di esseri umani di ogni tipo (incluso quello relativo all'attività sessuale), resta un certo grado di confusione tra le politiche e le leggi riguardanti la prostituzione. Chiunque tenga ai diritti deplora il traffico di esseri umani. Allo stesso modo, chi tiene ai diritti umani disdegna a prostituzione minorile. Ma i dati dimostrano chiaramente che la criminalizzazione della prostituzione non aiuta a combattere queste battaglie.

Al contrario, la criminalizzazione spinge la prostituzione nell'ombra, lontana dai servizi, e lontana dalla tutela possibile della pubblica sicurezza che potrebbe ridurre il traffico e proteggere i minorenni.

Decriminalizzare la prostituzione è possibile e questo permetterebbe anche di combattere la costrizione a prostituirsi, e l'esortazione alla prostituzione dei minorenni. E proprio le prostitute hanno un ruolo chiave in questa lotta. Non ci sono prove del fatto che la criminalizzazione della prostituzione riduca il traffico di esseri umani, anzi, queste analisi hanno dimostrato l'effetto esattamente contrario. La criminalizzazione, infatti, rende la violenza più facile e i violenti più difficili da identificare.

Come ha affermato la Global Commission sull'HIV: "la legge è il pugno dell'aguzzino o la mano del guaritore". La legge è uno strumento potente per ridurre le differenze sociali e implementare la salute a livello globale, ma è anche un'arma pericolosa per limitare i diritti di chi vive ai margini della società. Alla vigilia dell'International Council Meeting, Amnesty International è pronta ad avere un ruolo di punta nel chiarire al mondo che i diritti delle prostitute sono diritti umani e, come tali, vanno tutelati e protetti.

Questo post è stato pubblicato per la prima volta su The Huffington Post CA ed è stato successivamente tradotto dall'inglese da Alessandra Corsini.

Fonte: L'Huffington Post

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