(AP Photo/Thanassis Stavrakis)
Lunedì 3 agosto alle 9.30 (ora italiana) ha riaperto la borsa di Atene (ASE) ma con alcune restrizioni, dopo cinque settimane di chiusura e mentre sono in corso i negoziati tra il governo greco e i creditori internazionali sullo sblocco di un terzo piano di salvataggio per il paese in cambio di una nuova lista di riforme, sulla base dell’accordo trovato tre settimane fa. Le prime notizie parlano di perdite che sono arrivate anche al 23 per cento.
La riapertura della borsa di Atene era stata rinviata diverse volte nelle ultime settimane, in attesa della firma di un decreto ministeriale che è arrivato venerdì 31 luglio. Il mercato azionario greco è fermo dallo scorso 29 giugno, giorno in cui era stata decisa anche la chiusura delle banche a causa di una grave crisi di liquidità: le banche erano state riaperte lunedì 20 luglio, ma con delle restrizioni (prelievi di contanti limitati a 420 euro a settimana invece che a 60 euro al giorno; eccezioni per chi deve pagare cure mediche o versare rette scolastiche all’estero; divieto di incasso di assegni o di trasferimenti di denaro all’estero).
Oggi sono riprese anche le operazioni della borsa, ma con dei limiti per gli investitori locali che non possono finanziare l’acquisto di titoli attraverso il prelievo di denaro dai loro conti bancari in Grecia e che restano di fatto sottoposti al controllo di capitali ancora in vigore dopo la riapertura delle banche. Gli investitori locali potranno, tuttavia, utilizzare “denaro nuovo”, proveniente cioè da fondi trasferiti all’estero o da depositi in contanti. Gli investitori stranieri, invece, sono esclusi da qualsiasi restrizione a condizione che fossero già attivi nel mercato di Atene prima dell’imposizione dei controlli sui capitali alla fine di giugno.
Diversi analisti, già prima dell’apertura della borsa, avevano previsto che le perdite, nella giornata di oggi, sarebbero potute arrivare anche al 20 per cento. Le notizie dopo i primi scambi hanno superato le previsioni: per ora le perdite sono arrivate anche al 23 per cento. Le azioni più a rischio restano quelle bancarie. Le banche rappresentano circa un quinto dell’indice principale di Atene e hanno un forte bisogno di essere ricapitalizzate.
Fonte: Il Post
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