domenica 26 luglio 2015

I giorni dopo l'attentato a Suruc in Turchia

Il responsabile dell'attentato a Suruc, che ha causato la morte di almeno 32 giovani attivisti, è un ragazzo turco di 20 anni affiliato all'Isis

I volti di alcune delle vittime rimaste uccise nell'attentato a Suruc, in Turchia.

Le autorità turche hanno confermato l'identità del responsabile dell'attentato sucida a Suruç dello scorso 20 luglio, in cui sono morti 32 giovani attivisti.

Si tratterebbe di Seyh Abdurrahman Alagoz, uno studente turco di 20 anni affiliato all'Isis. L'attentatore era curdo e proveniva dalla provincia di Adiyaman, nel sudest della Turchia.


Nel Paese ci sono state diverse proteste contro il governo turco, accusato di non aver fatto abbastanza per fermare l'avanzata dell'Isis alla frontiera con la Siria.

Intanto il braccio armato del partito fuorilegge Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan) ha rivendicato l'uccisione di due poliziotti turchi, avvenuta il pomeriggio del 22 luglio nella città di Ceylanpinar, vicino al confine siriano.

Nel sito web del Pkk si legge che si tratta di un'azione punitiva condotta come ritorsione per il massacro di Suruç e si accusano i due poliziotti di aver collaborato con l'Isis.

Nella foto qui sotto: una delle giovani vittime della Federation of Socialist Youth Associations, che era in procinto di andare a Kobane per aiutare a ricostruire la città dai combattimenti, rimasto ucciso nell'attacco a Suruc in Turchia avvenuto il 20 luglio.


Nella foto qui sotto: la polizia turca ha sparato gas lacrimogeni contro alcuni manifestanti scesi in piazza a Istanbul, in Turchia, per protestare contro il presunto attacco dell’Isis a Suruc al confine con la Siria. Credit: Huseyin Aldemir


Nella foto qui sotto: un uomo armato scorta altri uomini che trasportano le bare delle vittime dell'attentato a Suruc, in Turchia. La cerimonia funebre si è tenuta a Istanbul. Credit: Murad Sezer


Fonte: The Post Internazionale

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