Bambini seduti sulle macerie in seguito a un bombardamento delle forze governative fedeli al presidente siriano Assad, vicino la capitale Damasco, il 21 luglio del 2015. Credit: Bassam Khabieh
Secondo l'inviato delle Nazioni Unite per la Siria, i bombardamenti aerei delle forze governative fedeli al presidente siriano Bashar al-Assad hanno provocato "livelli di distruzione senza precedenti".
Nella città di Zabadani, che si trova vicino al confine con il Libano ed è controllata dai ribelli, sono state sganciate numerose bombe barile.
La città è stata teatro di feroci scontri tra le forze governative e combattenti provenienti dalle file di Hezbollah, movimento armato del Libano.
Lo scorso mese, a metà giugno, le forze di sicurezza siriane avevano bombardato la città di Douma, nel sudovest del Paese, uccidendo almeno 36 persone e ferendone altre 60, tra cui anche molti bambini, secondo quanto riportato da alcuni attivisti.
Durante l'attacco erano stati utilizzati i cosiddetti missili elefante, chiamati in questo modo per via del suono che producono al lancio. Si tratta di armi improvvisate, costruite unendo il motore di un razzo a una bomba.
Intanto, a causa del conflitto in Siria, oltre quattro milioni di persone sono state costrette a rifugiarsi nei Paesi confinanti. Un siriano su sei ha lasciato il Paese, secondo quanto ha riportato l'alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Si tratta della crisi umanitaria più grave degli ultimi 25 anni.
Fonte: The Post Internazionale
Nessun commento:
Posta un commento