venerdì 11 dicembre 2015

Rinviata a sabato l'approvazione dell'accordo sul clima

Il vertice sul clima di Parigi è stato prolungato di un giorno perché i rappresentanti dei 195 paesi non hanno ancora trovato un'intesa

Il ministro degli Esteri Laurent Fabius durante una conferenza stampa a Cop21. Credit: Jacky Naegelen

La Conferenza delle Nazioni Unite sul clima è stata prolungata fino a sabato 12 dicembre, poiché i rappresentanti dei 195 paesi riuniti a Parigi non hanno ancora trovato un accordo sulle misure per contrastare i cambiamenti climatici.

A renderlo noto è stato il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius che ha detto che i 195 paesi presenti potranno revisionare la bozza nella giornata di sabato 12 dicembre, un giorno dopo rispetto a quanto previsto inizialmente.

Sebbene i vertici annuali delle Nazioni Unite sul clima non finiscano mai in tempo, l’annuncio è stato inaspettato ed è stato dato dopo una discussione durata tutta la notte senza arrivare a un compromesso accettato da tutti.

Matthieu Orphelin, portavoce della Fondazione Nicolas Hulot, ha fatto sapere che alcuni “paesi importanti si sono trincerati nelle loro posizioni piuttosto che avanzare per raggiungere un compromesso”.

Diversi stati non hanno ancora raggiunto un accordo su problemi come l’equilibrio tra le azioni che i paesi poveri e quelli ricchi dovrebbero compiere per limitare l’emissione dei gas serra, ma anche sugli obiettivi a lungo termine da porre per ridurre le emissioni ed evitare il riscaldamento globale.

Nonostante ciò, Fabius ha mantenuto un tono positivo. “L’atmosfera è buona e positiva, le cose stanno andare nella giusta direzione”, ha dichiarato il ministro degli Esteri francese.

Secondo quanto riportato da una televisione statale cinese, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il suo omologo cinese Xi Jinping avrebbero parlato in privato, sentendosi al telefono, per confermare che i propri paesi continueranno a cooperare per risolvere il problema del cambiamento climatico.

(Il tweet mostra come Cina e Stati Uniti siano i paesi che emettono più gas serra.)
Non è chiaro di cosa abbiano discusso precisamente e se la chiamata abbia creato nuove divisioni tra gli stati, ma Xi Jinping avrebbe dichiarato che le due nazioni “devono rafforzare la coordinazione con tutte le parti e lavorare insieme per assicurare che si raggiunga un accordo al vertice di Parigi come stabilito”.

L’ultima bozza presentata mostra il raggiungimento di un compromesso in merito al controllo dell’innalzamento della temperatura della superficie terrestre. Il documento indica infatti il limite per l’innalzamento delle temperature a meno di 2 gradi centigradi, un obiettivo che viene considerato più ambizioso della precedente soglia a non oltre i due gradi.

Fonte: The Post Internazionale

1 commento:

bla78 ha detto...

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