Davanti a un’entrata dell’aeroporto di Fiumicino, a Roma, il 16 marzo 2015. (Alessandro Bianchi, Reuters/Contrasto)
Giovanni Augello, Redattore sociale, Italia
Crescono i senza dimora in Italia: secondo gli ultimi dati disponibili sono oltre 55mila le persone che vivono per strada, di cui 50.724 hanno utilizzato almeno un servizio di mensa o accoglienza notturna tra novembre e dicembre del 2014. Ad aggiornare il quadro nazionale è un’indagine condotta dalla Federazione italiana organismi per le persone senza dimora insieme all’Istat, in collaborazione con il ministero del lavoro e delle politiche sociali e la Caritas italiana.
Il dato mostra un lieve aumento delle persone che vivono in queste condizioni: nel 2011 (anno dell’ultima rilevazione Istat), infatti, i senza dimora che avevano avuto accesso ai servizi erano stati 47.648, il 2,31 per mille della popolazione residente nei comuni oggetto dell’inchiesta, mentre oggi sono il 2,43 per mille. La ricerca, presentata il 10 dicembre al Cnel, è stata realizzata grazie al lavoro di oltre mille volontari che hanno intervistato cinquemila persone nei 158 comuni italiani oggetto dell’indagine e ha permesso di stilare per la prima volta anche un’indagine nazionale sulle 229 unità di strada presenti in Italia che offrono servizi di assistenza.
Meno servizi. Secondo l’indagine, più della metà dei senza fissa dimora vive al nord, dove l’offerta dei servizi è maggiore, uno su quattro (il 25 per cento) vive al centro e solo uno su cinque (20 per cento) nel Mezzogiorno, dove tuttavia le presenze sono aumentate del 2 per cento.
Pressoché invariate rispetto alle ultime rilevazioni sono invece le caratteristiche dei senza dimora: sei su dieci sono stranieri, il 15 per cento sono donne. Hanno in media 45 anni e in sette casi su dieci vivono soli e frequentano sempre più regolarmente strutture mensa e dormitori. Secondo l’indagine, inoltre, diminuiscono i servizi a causa di un alto turnover, ma aumentano del 15 per cento le prestazioni erogate rispetto al 2011: circa 900mila pranzi, cene o posti letto distribuiti in un mese.
Secondo l’indagine, la stessa persona frequenta cinque volte alla settimana gli stessi servizi mensa e tre volte alla settimana gli stessi dormitori. Tra i 55mila senza dimora presenti in Italia, sono circa 30mila quelli “cronici” che in media vivono in strada da oltre quattro anni. Ogni anno, però, sono circa mille i poveri che si aggiungono, spiega l’indagine.
Le cause. Tra le principali cause le fratture relazionali (separazioni e divorzi), un lavoro instabile, poco sicuro e mal retribuito e la mancanza di qualsiasi reddito. Tra quanti vivono la marginalità più estrema, però, ci sono anche le persone che non si rivolgono ai servizi. Secondo le stime sono circa cinquemila coloro che vivono per strada, in baracche o sulle panchine delle grandi città senza prestazioni.
Questo articolo è stato pubblicato su Redattore sociale.
Fonte: Internazionale
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