Poliziotto afghano a un posto di blocco in un distretto di Kabul. Credit: Omar Sobhani
I Taliban hanno attaccato alcune basi militari ed edifici nell’aeroporto di Kandahar, nel sud dell’Afghanistan, al cui interno c’erano diversi impiegati del governo. L’attacco è avvenuto nella sera di martedì 8 dicembre.
Sarebbero almeno 37 i morti, tra civili e forze di sicurezza afgane, e 35 i feriti. Sarebbero 9 i Taliban morti.
Durante l’attacco, i militanti si sarebbero nascosti in un edificio e avrebbero preso come ostaggi i familiari dei funzionari militari.
Le forze speciali afgane sono state dispiegate nell’area, ma non hanno potuto agire velocemente nel riprendere l’aeroporto per non rischiare vittime tra i civili ostaggi del gruppo radicale.
Secondo quanto dichiarato ad Al Jazeera da alcuni funzionari dell’esercito, i Taliban avrebbero utilizzato uniformi militari e fucili d’assalto Ak-47 durante l’attacco, che è durato diverse ore ed è stato rivendicato dal gruppo estremista.
Si tratta del secondo attacco dei Taliban a Kandahar in 24 ore, dopo che nella sera di lunedì 7 dicembre alcune forze del gruppo radicale hanno preso d’assalto una stazione di polizia. Tre poliziotti e due degli aggressori sono rimasti uccisi nello scontro.
L’attacco di martedì 8 dicembre è stato condotto alla vigilia della conferenza di pace sull’Afghanistan che ha avuto inizio a Islamabad, in Pakistan, mercoledì 9 dicembre. Alla conferenza sono presenti i rappresentanti di diversi paesi asiatici e non, tra cui Pakistan, India e Cina, che si impegnano a promettere supporto al paese. La conferenza segue le conversazioni senza risultati che si sono tenute a luglio tra governo afghano e il gruppo Taliban.
L’aeroporto di Kandahar è un’area pesantemente fortificata, utilizzata dalle forze afghane, statunitensi e della Nato.
(La mappa dell'Afghanistan che mostra la posizione di Kandahar.)
Fonte: The Post Internazionale
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