Non ci sarebbe solo la fattura della Fondazione Bambin Gesù. Ne parla il Messaggero
La fattura per i lavori nell’attico di monsignor Tarcisio Bertone sarebbe stata saldata due volte. A riferirlo è il Messaggero:
Bertone ha smentito che la ristrutturazione fosse stata pagata dalla fondazione. E anzi, ha sostenuto di avere versato al Governatorato la somma di 300 mila euro, richiesta come contributo per i lavori di restauro. Le indagini interne, poi, hanno dimostrato che in effetti il Governatorato ha pagato quella cifra all’azienda che fa capo a Gianantonio Bandera. Così come la Fondazione del Bambino Gesù ne ha pagata una di 200 mila. Entrambe hanno come causale i lavori di ristrutturazione dell’appartamento di Palazzo San Carlo. Le stesse opere, insomma, sarebbero state pagate due volte. La prima con i risparmi della fondazione, la seconda dal Governatorato. Circostanza sulla quale ora si vuole fare chiarezza.
Non solo…
Bertone, in ogni caso, non è solo. Secondo Gianluigi Nuzzi, autore del libro ”Via Crucis”, «L’appartamento più grande, ben 445 metri quadrati, è andato al cardinale Velasio De Paolis, ratzingeriano di ferro, classe 1935, presidente emerito della Prefettura degli affari economici della Santa sede». Ci sono poi «Franc Rodé, cardinale sloveno di 81 anni, 409 metri quadrati; Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità
(in copertina ANSA-L’OSSERVATORE ROMANO)
Fonte: Giornalettismo
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