"Caccia all'uomo"…. "Guerra, ormai è guerra, la Francia dichiara guerra!" Secondo me, con tutta la maestria ed astuzia che possono avere, neanche loro (i politici e chi li manovra) si rendono davvero conto di come le parole abbiano un peso specifico importante e che non sempre te le puoi rimangiare come se nulla fosse successo. E soprattutto, certe affermazioni acquistano una rilevanza drammatica e potente anche a seconda dei luoghi e dei contesti in cui sono pronunciate.
Ecco perché dichiarare che la Francia è in guerra, come ha fatto Hollande, davanti alle Camere, in una sede istituzionale, ha una forza dirompente e quasi di non ritorno. E le conseguenze potrebbero essere anche catastrofiche.
Quanto alla "caccia all'uomo": due volte che la Francia è colpita e due volte che gli attentatori, o alcuni di loro, sono, provengono e/o si rifugiano in Belgio.
Ora, dico io, ma è troppo difficile pensare ad una cooperazione preventiva tra quei due Paesi, e se già esiste, cercare di capire come mai fa acqua da tutte le parti?
Cmq venendo ai tristi e drammatici avvenimenti di Parigi, vorrei fare alcune brevissime considerazioni e dirvi qualcosa che sento importante.
Non lasciatevi abbacinare da certe reazioni e restate lucidi sia pure nel dolore profondo di quanto è successo.
Fonte: L'Agorà
Daniele Verzetti Rockpoeta
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