mercoledì 9 settembre 2015
Sconcertante lo show dei Casamonica in Rai. Vespa e Leone vengano in Vigilanza
Di Francesco Verducci, Senatore Pd, vicepresidente Commissione Vigilanza Rai
È sconcertante quanto andato in onda ieri sera a 'Porta a porta' condotta da Bruno Vespa. Erano ospiti in studio due esponenti della famiglia Casamonica, figlia e nipote di Vittorio, capo di quello che secondo gli inquirenti è uno tra i più pericolosi clan criminali attivi a Roma nei settori dell'usura, delle truffe, del traffico di droga.
Nel 2012 furono arrestate 39 persone legate al clan. Più volte il clan, che secondo le ricostruzioni nacque in combutta con esponenti della 'banda della magliana', è stato colpito da arresti, demolizioni di immobili abusivi, sequestri di beni. Il 20 agosto piazza don Bosco e tutti i romani vennero oltraggiati dai funerali di Vittorio Casamonica, il capo famiglia, che ostentarono uno sfarzo tutto legato ai clichè della sottocultura di stampo tipicamente mafioso.
Roma non è mafiosa, ma è pesantemente sotto attacco dei poteri criminali e mafiosi. Per vincere questa battaglia, la mafia e la sua ributtante, ammiccante, sottocultura vanno isolate. Gli va fatto il vuoto attorno. I mafiosi utilizzano lo spettacolo per ostentare forza e potenza, e indurre sottomissione, prima di tutto psicologica. Questa battaglia si vince facendo in modo che la cultura della legalità, del rispetto, della sobrietà torni ad avere la meglio. Spazzando via la sottocultura dell'arroganza, dell'intimidazione, dell'omertà. È una sfida di mentalità e comportamenti, che vinceremo nelle scuole, nelle istituzioni, nei programmi tv.
Per questo quanto avvenuto ieri è gravissimo. Non contesto che si possano intervistare personaggi discussi. Contesto con forza il format utilizzato, che ha di fatto permesso una nuova, oltraggiosa, spettacolarizzazione di quanto avvenuto il 20 agosto in piazza don Bosco. Ieri sera i familiari della famiglia Casamonica hanno potuto, nel salotto della principale rete Rai, tributare un nuovo sfarzoso omaggio al capoclan, reiterando e 'giustificando' rituali tipici e simboli delle mafie tradizionali. Ieri sera tanti cittadini si sono sentiti nuovamente oltraggiati. La potenza e la suggestione dell'immaginario criminale alimentano contiguità. Ieri sera il servizio pubblico ha dato pessima prova di sé.
Chiedo a Vespa e al Direttore di Rete Leone come sia potuta accadere una cosa di tale gravità. Di questo devono rispondere alla Commissione di Vigilanza e all'opinione pubblica. La discontinuità promessa dal nuovo Dg Campo Dall'Orto è quanto mai urgente. Chiedo a lui e alla Presidente Maggioni di avere grande prontezza e attenzione. La Rai è un grande bene pubblico, appartiene ai cittadini, deve stare dalla loro parte. Può contribuire in modo straordinario alla crescita civile, morale, economica. Basta con i passi falsi.
Fonte: L'Huffington Post
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