Il capo militare degli Hezbollha Mustafa Badreddine. Credit: Reuters
Il leader militare del gruppo sciita libanese Hezbollah, il comandante Mustafa Badreddine, è morto in seguito a un'esplosione nei pressi dell’aeroporto di Damasco, in Siria. La notizia è stata confermata in una dichiarazione dell’organizzazione libanese sul sito al-Manar.
Gli Hezbollah sono un gruppo islamico sciita e in Siria combattono al fianco delle truppe fedeli al presidente Bashar al-Assad. Secondo gli Stati Uniti “era il responsabile per Hezbollah delle operazioni militari in Siria dal 2011”.
Hezbollah, annunciando la morte del comandante, ha ricordato come Badreddine “abbia preso parte alle più importanti operazioni militari della resistenza islamica dal 1982 a oggi”.
La Tv libanese al-Mayadeen aveva diffuso la notizia che il comandante era stato ucciso da un bombardamento israeliano, ma in una dichiarazione apparsa sul sito al-Manar, vicina agli Hezbollah, si sostiene che “è stata avviata un’inchiesta per determinare la natura dell’esplosione, le sue cause e se si è trattato di un attacco aereo, un missile o un colpo di artiglieria”.
Nato nel 1961, Badreddine era uno dei principali leader dell’ala militare del gruppo. Per un periodo è stato membro del Consiglio della Shura di Hezbollah, l’organo decisionale del gruppo, ed è stato consigliere del leader Hassan Nasrallah.
Era il cugino e cognato di Imad Mughniyeh, il capo militare di Hezbollah fino alla sua uccisione con un’autobomba a Damasco nel 2008. Si pensa che furono loro due gli ideatori della strage nell’ottobre del 1983 nella caserma dei marines in Libano in cui morirono 241 persone.
Il nome di Badraddine era legato anche a un altro attentato in Kuwait nel 1983 contro le ambasciate americana e francese che uccise sei persone.
Badreddine era stato infine accusato di essere il mandante dell’omicidio del primo ministro libanese Rafik Hariri a Beirut nel 2005.
Hezbollah, “Il partito di Dio”, è un’organizzazione politica e militare conservatrice e di ispirazione islamica che detiene il potere in Libano dal 1992, quando per la prima volta vinse le elezioni. Il partito è nato negli anni Ottanta grazie all’appoggio dell’Iran, la principale nazione sciita del mondo islamico.
Autore di numerosi attacchi contro Israele, di cui ha in più occasioni auspicato “l’annientamento” per aver occupato le terre dei musulmani, nel 2006 Hezbollah ha condotto una guerra di 34 giorno contro lo stato ebraico.
Dopo lo scoppio della guerra civile siriana è intervenuto a difesa del presidente siriano Bashar al-Assad, appoggiato dagli ayatollah iraniani. Il gruppo ha accusato Israele di avere ucciso molti suo militanti con dei bombardamenti in Siria.
Fonte: The Post Internazionale
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