Il governo l'ha messa per evitare il rischio di modifiche o ritardi nell'approvazione della legge Cirinnà: la chiama comincerà alle 14.10
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi con la senatrice Monica Cirinnà. (ANSA/ANGELO CARCONI)
Martedì 10 maggio il ministro per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha annunciato che il governo porrà la questione di fiducia alla Camera sulla proposta di legge Cirinnà sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, già
approvata dal Senato lo scorso 25 febbraio con un voto di fiducia su un
maxi-emendamento che riscriveva la legge con alcune sostanziali modifiche. I capigruppo parlamentari hanno deciso in una riunione nel primo pomeriggio di martedì che le dichiarazioni di voto cominceranno mercoledì alle 12.30, mentre alle 14.10 comincerà la chiama dei deputati.
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