(ANSA/MATTEO BAZZI)
Giovedì mattina c’è stata una grande operazione antiterrorismo in diverse province della Lombardia e del Piemonte, coordinata dalla Procura distrettuale di Milano e dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo. L’operazione è partita sulla base di sei ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Milano: quattro persone sono state arrestate, mentre altre due sono latitanti. L’accusa nei confronti di tutte e sei è di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale: secondo il ministro degli Interni, Angelino Alfano, gli accusati erano stati indotti a valutare l’ipotesi di fare attentati anche in Italia.
Due degli arrestati sono una coppia di cittadini italiani di origine marocchina residenti in provincia di Lecco: secondo l’accusa, i due volevano partire per l’Iraq o la Siria per unirsi allo Stato Islamico, portando con loro anche i due figli di 2 e 4 anni. I giornali italiani scrivono che alla coppia si sarebbe dovuto unire un cittadino marocchino residente in provincia di Varese, fratello di un uomo espulso dall’Italia nel gennaio del 2015 con accuse legate al terrorismo.
Tra gli accusati c’è anche un’altra coppia che però è ancora latitante, formata da Alice Brignoli – italiana di 39 anni convertita all’Islam – e il marito Mohamed Koraichi – cittadino marocchino di 31 anni. I due abitavano a Bulciago, in provincia di Lecco, ma di loro non si hanno più notizie dal febbraio del 2015. Le autorità sospettano che siano andati a combattere in Siria. Il Corriere scrive che tra gli arrestati c’è anche la sorella di Koraichi.
Fonte: Il Post
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