(AP Photo/Khalid Mohammed)
Sabato centinaia di sostenitori di Moqtada al Sadr, un noto leader religioso sciita molto radicale, hanno scavalcato le recinzioni che circondano la Zona Verde di Baghdad, dove si trovano diversi edifici del governo e molte ambasciate. I manifestanti sono riusciti a entrare nell’edificio del Parlamento, urlando slogan contro il governo – guidato da un primo ministro sciita, ritenuto non abbastanza radicale – e esponendo bandiere irachene. Il generale di brigata Saad Mann ha annunciato lo stato di emergenza in città.
Angry protestors storm the Green Zone & take selfies inside parliament. #Iraq pic.twitter.com/VE1jyZaHak— Hayder al-Khoei (@Hayder_alKhoei) 30 aprile 2016
I sostenitori di al Sadr stavano protestando da settimane fuori dalla Zona Verde di Baghdad, chiedendo al governo di approvare delle importanti riforme. Le proteste sono ricominciate dopo che il Parlamento non è riuscito per l’ennesima volta ad approvare la sostituzione di alcuni ministri con dei tecnici. La decisione di procedere a un programma di riforme era stata presa dal primo ministro iracheno, Haider al Abadi, con l’obiettivo di combattere la corruzione, particolarmente diffusa nei vari apparati governativi dell’Iraq. La proposta di Abadi è stata però osteggiata dai partiti politici iracheni.
Anche se al Sadr non ha incarichi di governo, da anni ha un ampio seguito popolare ed è considerato una delle personalità più importanti dell’Iraq. Dopo l’invasione americana del 2003, al Sadr guidò un’insurrezione contro le forze occupanti e contro l’allora governo provvisorio. Tra il 2003 e il 2008 le sue milizie, il cosiddetto “Esercito del Mahdi”, si scontrarono spesso con l’esercito americano e quello regolare iracheno. Nel 2008 al Sadr sciolse la milizia trasformandola in un partito politico, il Movimento Sadrista.
Fonte: Il Post
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