martedì 26 aprile 2016
L’India ci lascia il Marò Latorre (che era già in Italia)
New Dehli dice sì alla permanenza del fuciliere fino al 30 di settembre 2016. Ma per la Farnesina «giurisdizione indiana priva di valenza giuridica»
La Corte suprema dell’India ha deciso di consentire la permanenza in Italia di Massimiliano Latorre fino al 30 settembre del 2016. Latorre, accusato assieme al collega Salvatore Girone della morte di due pescatori indiani, è in Italia dalla fine del 2014 per ristabilirsi dopo un intervento al cuore subito per un attacco di ictus.
MARÒ, MASSIMILIANO LATORRE RESTA IN ITALIA
Ma l’Italia considera la decisione inutile. Perché per la Farnesina rimane “sospesa e senza valenza giuridica la giurisdizione indiana” sul caso dei Marò, dopo la decisione del Tribunale del Diritto del Mare.
L’Italia – ha confermato il ministero degli Esterni - «conferma di riconoscersi infatti nell’Ordine del Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare del 24 agosto 2015, che aveva stabilito la sospensione da parte di India e Italia di tutti i procedimenti giudiziari interni fino alla conclusione del percorso arbitrale avviato dal Governo nel giugno dello scorso anno».
MARÒ: E SALVATORE GIRONE?
L’Italia ha presentato al Tribunale arbitrale costituito presso il Tribunale arbitrale dell’Aja pure una richiesta di misure provvisorie per chiedere il rientro del fuciliere Salvatore Girone e la sua permanenza in Italia fino alla fine della procedura arbitrale. Dopo i segnali di apertura dell’India, si attende una decisione nei prossimi giorni.
Fonte: Giornalettismo
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