Ieri Vladimir Luxuria è stata arrestata a Sochi e rilasciata poche ore dopo. La polizia russa ha fermato l'ex deputato mentre sventolava la bandiera "Essere gay è ok" appena fuori da Medal Plaza. La notizia l'ha data Imma Battaglia, presidente onorario di 'Gay Project'. Alcune ore più tardi l'ex parlamentare è stata liberata.
Luxuria si trovava a Sochi con alcuni inviati del programma 'Le Iene' per realizzare un servizio in cui si recasse ad una partita di hockey su ghiaccio proprio con l’obiettivo di mostrare pubblicamente la bandiera. Quella bandiera arcobaleno con su scritto in cirillico "Essere gay è ok" violava la contestatissima legge russa che proibisce la propaganda omosessuale davanti a minori. Una legge che ha suscitato polemiche e proteste anche in relazione alle Olimpiadi. Non appena si era diffusa la notizia dell'arresto, la Farnesina aveva attivato un'unità di crisi.
L'ex parlamentare di Rifondazione Comunista, appena arrivata a Sochi aveva postato su Twitter una fotografia che la ritraeva nei pressi di Medal Plaza davanti ai cerchi olimpici, con in mano un ventaglio con i colori arcobaleno della bandiera della pace. "Sono a Sochi! Saluti con i colori della rainbow, alla faccia di Putin!". Il riferimento era alle leggi omofobe russe che hanno spinto diversi capi di stato a disertare la cerimonia d'apertura.
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