Il presidente francese François Hollande ha un livello di approvazione del 4 per cento tra gli elettori. Credit: Reuters
Nonostante abbia un livello di approvazione bassissimo tra gli elettori – secondo alcuni sondaggi inferiore al 4 per cento – il presidente francese François Hollande ha lasciato trapelare che parteciperà alle primarie del partito socialista, per sfidare gli oppositori interni e, in caso di vittoria, il rivale repubblicano François Fillon.
Hollande, adesso che il centrodestra ha scelto come candidato all’Eliseo un conservatore cattolico, dalle idee liberiste, è convinto di essere l’unico in grado di riunificare il fronte della sinistra.
La prospettiva della ricandidatura di Hollande ha evidenziato le divisioni all’interno del partito socialista. Secondo i sondaggi, la bassa popolarità dell’attuale presidente della Repubblica non permetterebbe a Hollande di andare oltre il 10 per cento dei voti e di superare il primo turno.
Al ballottaggio si sfiderebbero quindi il partito repubblicano di Fillon e il Front National di Marine Le Pen.
Questo scenario, dopo una lunga serie di sconfitte a livello locale, rischierebbe di mettere a rischio la posizione di molti deputati socialisti nelle elezioni dell’Assemblea parlamentare, nel giugno 2017.
Il programma liberista e pro mercato di Fillon è stato immediatamente attaccato dalla Le Pen, che vuole essere percepita dagli elettori francesi come l’unica candidata intenzionata a difendere la classe dei lavoratori.
Negli ultimi mesi, inoltre, si sono acuite le vecchie fratture all’interno del partito socialista, tra coloro che hanno approvato le politiche più orientate al mercato di Hollande e del suo governo guidato da Manuel Valls e coloro che vorrebbero un riposizionamento a sinistra. Sono dunque in molti a voler sfidare la leadership dell’attuale presidente.
Le pressioni perché si candidi alle primarie il primo ministro si sono fatte sempre più insistenti. Domenica 27 novembre Valls ha rotto il suo voto di fedeltà nei confronti del suo presidente, annunciando che potrebbe sfidarlo alle primarie.
Tuttavia Valls non vanta un grande consenso tra gli elettori, a causa della sua contrastata riforma del mercato del lavoro, mentre è sostenuto dai riformatori del partito socialista.
L’ex ministro dell’economia Arnauld Montebourgh ha in più occasioni ribadito di avere intenzione di candidarsi alle primarie per dare voce alla corrente più a sinistra dello schieramento.
Due settimane fa ha annunciato che correrà per l’Eliseo anche l’ex ministro dell’economia di Hollande Emmanuel Macron, con un programma centrista, mentre a sinistra lo spazio è occupato da Jean-Luc Mélenchon, come candidato indipendente.
Fonte: The Post Internazionale
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