Un bambino colpito da colera. Credit: Reuters
Il bilancio, già grave, delle vittime dell'uragano Matthew è destinato a salire a causa dell'epidemia di colera che ha colpito Haiti in queste ultime ore.
Almeno 60 persone sono state contagiate dalla malattia, di cui quattro sono morte aggiungendosi alle oltre 1000 vittime dell'uragano. L'epidemia si sta rapidamente diffondendo a causa della mancanza di acqua pulita, di cibo e di ripari adeguati.
Secondo Missole Antoine, direttore sanitario dell'ospedale di Port-a-Piment, il numero è destinato ad aumentare. Le condizioni dell'ospedale sono precarie, manca un'ambulanza o anche solo delle macchine per il trasporto dei malati, oltre che i letti.
Intanto la situazione nell'isola è drammatica. Le case sono state ridotte a poco più che macerie e metallo contorto. Le colture di banane sono state distrutte e migliaia di animali sono morti, oltre le 1000 vittime.
"Mi sembra come se fosse esplosa una bomba nucleare", ha detto Paul Edouarzin, un funzionario del programma ambientale delle Nazioni Unite.
"In termini di distruzione - ambientale e agricola - posso dirvi che il 2016 è peggio del 2010," ha aggiunto, riferendosi al devastante terremoto del 2010 da cui Haiti deve ancora riprendersi.
I residenti del villaggio Chevalier erano ben consapevoli di essere esposti al colera, ma avevano poca scelta se non quella di bere l'acqua salmastra del pozzo locale già contaminata dal bestiame morto.
Fonte: The Post Internazionale
Nessun commento:
Posta un commento