giovedì 6 ottobre 2016

Gli Stati Uniti temono una nuova fuga di informazioni riservate

Un contractor che lavorava per la stessa società con cui collaborava Snowden avrebbe sottratto documenti top secret e rischia ora 10 anni di carcere

La sede della società per cui lavora il contractor arrestato con l'accusa di aver sottratto documenti secretati, in Virginia. Credits: Reuters

Un contractor dell’Agenzia nazionale per la sicurezza (Nsa) americana è stato arrestato dall'Fbi ad agosto 2016 con l’accusa di aver sottratto file secretati.

La notizia è stata diffusa dal New York Times e confermata da un comunicato stampa del dipartimento della giustizia statunitense diffuso mercoledì 5 ottobre 2016.

Harold Thomas Martin III, 51 anni, lavorava per conto di Booz Allen Hamilton, la stessa società di consulenza con cui collaborava Edward Snowden, il tecnico informatico che nel 2013 ha reso noti i dettagli di diversi programmi di sorveglianza di massa di Washington.

Martin è stato accusato di furto di proprietà del governo, rimozione non autorizzata e conservazione di informazioni altamente riservate. Sei documenti trovati in suo possesso sarebbero infatti classificati come "top secret".

Secondo quanto riportato dal New York Times, il contractor avrebbe rubato i codici informatici utilizzati dall'Nsa per violare i sistemi informatici di altri paesi, tra cui Cina, Russia, Corea del Nord e l'Iran.

L'Fbi ha fatto sapere che in un primo momento Martin ha negato le accuse, ma in seguito ha ammesso la sottrazione di documenti e file digitali. Non sono ancora chiare le motivazioni che lo hanno spinto.

"Non c'è alcuna prova che Martin abbia tradito il suo paese", ha dichiarato l'avvocato James Wyda. "Quello che sappiamo è che Martin ama la sua famiglia e il suo paese. Ha servito con onore questa nazione nella marina degli Stati Uniti e ha dedicato tutta la sua vita a proteggere il suo paese".

Martin rischia fino a 10 anni di carcere per il furto di proprietà del governo, e fino a un anno per la rimozione di materiali classificati.

John Carlin, capo della divisione "sicurezza nazionale" del dipartimento di Giustizia, ha detto che l'arresto evidenzia la minaccia potenzialmente rappresentata dagli addetti ai lavori.

Fonte: The Post Internazionale

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