Diverse esplosioni hanno colpito la capitale indonesiana, uccidendo almeno sette persone. L'Isis ha rivendicato l'attacco
Almeno tre attentatori suicidi si sono fatti esplodere in una caffetteria della catena Starbucks a Giacarta, in Indonesia, la mattina di giovedì 14 gennaio, mentre in Italia erano ancora le prime ore del mattino in un attacco successivamente rivendicato dall'Isis.
Mentre gli attentatori si facevano esplodere, altri due uomini armati hanno attaccato alcuni poliziotti che si trovavano poco distanti dalla caffetteria, secondo quanto riferito da alcuni testimoni all'agenzia statunitense Ap.
L'emittente televisiva indonesiana TvOne ha inoltre riportato la notizia che ci sarebbero state altre tre esplosioni in città.
Secondo le testimonianze, a compiere l'attentato a Starbucks sarebbero stati almeno cinque uomini, tra cui i tre che si sono fatti esplodere, mentre gli altri due hanno preso d'assalto una vicina stazione di polizia.
(Sotto: una mappa di Al Jazeera mostra i luoghi di Giacarta colpiti nell'attentato)
Nella sparatoria che ne è nata, le testimonianze riportate da Ap sostengono sia morto un agente e altri tre siano rimasti feriti. I due attentatori sarebbero inoltre riusciti a fuggire.
Al momento sembra siano morte almeno sette persone nell'attentato, ma l'emittente qatariota Al Jazeera ha riportato che le vittime sarebbero almeno 17. Secondo la polizia, tra di loro ci sarebbe anche un cittadino olandese.
Secondo quanto riportato da diversi media, l'Isis avrebbe rivendicato l'attacco. Il capo della polizia di Giacarta, inoltre, ha confermato che dietro l'attentato ci sarebbe il sedicente Stato Islamico.
Un'altra esplosione avrebbe avuto luogo nei pressi del centro commerciale Sarinah, zona sede di diversi alberghi di lusso e di numerose ambasciate e sedi diplomatiche, mentre un'altra è stata documentata nella strada di fronte alla sede Onu della capitale indonesiana.
Quello di Giacarta è stato dunque un attentato costituito da una serie di attentati compiuti simultaneamente nella stessa città, secondo uno schema che si è già visto negli attentati del 26 novembre 2008 a Mumbai e in quelli del 13 novembre del 2015 a Parigi.
Dopo diverse ore di terrore, la polizia, intorno alle 10 del mattino ora italiana, ha dichiarato di aver messo in sicurezza le aree coinvolte dagli attacchi. Quattro degli attentatori sarebbero stati uccisi dalla polizia, mentre altri quattro sarebbero stati arrestati.
Alle 15 circa ora italiana, tuttavia, l'emittente televisiva indonesiana Kompas Tv ha reso noto che sarebbero state sentite nuove esplosioni nella città di Giacarta.
In passato l'Indonesia è stata vittima di diversi attentati realizzati da gruppi islamisti.
L'Indonesia, con oltre 200 milioni di musulmani su una popolazione di circa 250 milioni di persone, è il paese con il maggior numero di islamici al mondo.
(Sotto: il video di una delle esplosioni)
Fonte: The Post Internazionale
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