Il premier italiano Matteo Renzi durante la conferenza stampa in cui ha annunciato le sue dimissioni. Credit: Alessandro Bianchi
Durante i colloqui che si sono svolti nella serata di lunedì 5 dicembre tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi, il capo dello Stato ha chiesto al presidente del Consiglio di congelare le sue dimissioni fino all'approvazione della legge di bilancio da parte del Senato, che è attesa entro venerdì 9 dicembre.
“Il presidente della Repubblica, considerata la necessità di completare l’iter parlamentare di approvazione della legge di bilancio onde scongiurare i rischi di esercizio provvisorio, ha chiesto al Presidente del Consiglio di soprassedere alle dimissioni per presentarle al compimento di tale adempimento”, si legge in una nota diffusa dal Quirinale dopo l'incontro.
Il governo dovrebbe porre una fiducia tecnica sulla legge di bilancio al Senato, assicurandosi la sua approvazione senza che possano essere apportate modifiche. Questo renderebbe necessaria la navetta, cioè una nuova votazione del testo modificato alla Camera.
Resta l'interrogativo sulle eventuali elezioni anticipate e su chi assumerà l'incarico dopo l'uscita di scena del premier Renzi, dopo la vittoria del No al referendum sulla riforma costituzionale. I nomi più accreditati sono il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, il presidente del Senato Piero Grasso e il ministro per le Infrastrutture e i trasporti Graziano Delrio. Ma si parla anche del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il ministro della Cultura Dario Franceschini.
Intanto il Partito democratico ha rimandato a martedì 6 dicembre la riunione che deciderà le sorti della leadership del centrosinistra, mentre il piano del premier è quello di puntare alle elezioni in primavera. In una trasmissione televisiva il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha dichiarato che è pronto a scommettere che si andrà a votare già a fine febbraio.
L'opposizione è spaccata. Il Movimento cinque stelle e il segretario della Lega nord Matteo Salvini invocano le urne, mentre l'ex premier Silvio Berlusconi sostiene che tocca al Pd formare un nuovo esecutivo, dal momento che detiene ancora la maggioranza in parlamento, e si dice pronto a fornire il suo contributo sulla legge elettorale.
Intanto, la riunione dei ministri delle Finanze dell'eurogruppo ieri si è conclusa con la richiesta al futuro governo italiano di prendere le misure necessarie per rispettare il patto di stabilità. La cancelliera Angela Merkel si è detta dispiaciuta delle dimissioni di Renzi, aggiungendo di aver sempre sostenuto le sue politiche di riforma.
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Fonte: The Post Internazionale
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