Stephen Harper non c’è più, dopo 10 anni di dominio assoluto i conservatori sono stati spazzati via e con loro gli emergenti del Nuovo Partito Democratico, che avevano occupato lo spazio lasciato libero dai liberali di Trudeau in caduta libera negli anni scorsi.
Justin Trudeau festeggia la vittoria con la moglie Sophie (Photo credit s NICHOLAS KAMM/AFP/Getty Images)
IL RITORNO DEI LIBERALI - Una vittoria impensabile qualche anno fa, ma improbabile anche in tempi più recenti e non solo per questo una vittoria storica nella storia politica del Canada. «I Canadesi attraverso tutto questo grande paese hanno inviato un messaggio molto chiaro questa sera, è tempo per un cambiamento in questo paese, un vero cambiamento amici miei.» Un cambiamento per realizzare il quale ora il suo partito dispone di una maggioranza di 181 seggi su 338, con un guadagno di ben 145 seggi sul risultato del 2011, quando il suo partito sembrava agonizzante e finì terzo con appena il 19% dei consensi (oggi raddoppiati al 39%), scavalcato anche da sinistra dai democratici.
LA RISCOSSA DI TRUDEAU - Poi Justin, figlio dell’ex primo ministro Pierre Trudeau, ha preso le redini del partito e si è messo a predicare quella che ha definito una «visione positiva» per il paese, che è piaciuta molto dopo anni di tristezze e asprezze incarnate dall’amministrazione neoconservatrice di Harper, un Bush in salsa canadese. Trudea ha spazzato via i democratici di NPD nel Quebec, i conservatori dai ricchi sobborghi di Toronto e ha persino fatto breccia nella roccaforte conservatrice dell’Alberta.
IL MESSAGGIO POSITIVO DI TRUDEAU - 43 anni, insegnante di teatro, molto piacente, Trudeau ha semplicemente surclassato i rivali nel corso della lunga campagna elettorale impostata dai conservatori, presenziando a numerosissimi incontri pubblici e tenendo un gran numero di comizi, che sono piaciuti, e proponendo di aumentare la spesa pubblica e il welfare dopo anni di tagli da parte dei conservatori e mentre il rivale dell’NDP Thomas Mulcair si proponeva invece come responsabile guardiano dei conti e poco incline alla spesa in welfare o a tassare di più i ricchi. I conservatori gli hanno saputo opporre solo una campagna fondata principalmente sulla paura della minaccia musulmana, che in Canada non è poi così sentita.
ORA TOCCA AL CAMBIAMENTO - Dopo la cavalcata trionfale Trudeau è ora atteso alla prova di governo, molti predicono che riuscirà ad eguagliare il padre, che ha governato per circa 15 anni in due riprese, ma le sfide che lo attendono non sono facili, soprattutto se vorrà tener fede alle grandi promesse di cambiamento fatte in campagna elettorale.
Fonte: Giornalettismo
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