Matteo Renzi. (Palazzo Chigi)
Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi, giovedì 15 ottobre, la legge di stabilità. Nella sostanza si tratta di due diversi disegni di legge: il primo prevede “disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, cioè la legge di stabilità vera e propria, il secondo contiene il “bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018”. La legge di stabilità dovrà comunque essere votata dal Parlamento, che potrà emendarla; e quando il governo trasmetterà il testo al Parlamento sarà possibile farne un’analisi più completa.
Per il momento, sulla base di quanto spiegato dal presidente del Consiglio e dal ministro dell’Economia durante una conferenza stampa, sappiamo che tra le altre cose la legge prevede il taglio delle tasse sulla prima casa, senza aumenti delle tasse sulla seconda casa e una compensazione di pari livello per i comuni; il taglio dell’IRES – l’imposta sul reddito delle società – dal 27,5 al 24 per cento; un grande ammortamento per il valore fiscale dei macchinari acquistati; l’estensione di alcune tutele per i lavoratori autonomi; incentivi per l’accesso al part-time dei lavoratori a cui mancano tre anni per andare in pensione; l’innalzamento da 1.000 a 3.000 euro per l’utilizzo del contante. La parte di tagli e razionalizzazione della spesa dello stato – la cosiddetta “spending review” – ammonta a 5-6 miliardi di euro.
Fonte: Il Post
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