sabato 22 maggio 2010

Rifiuti campani all’estero: la Germania apre la seconda inchiesta

Due inchieste, una giudiziaria, aperta nel marzo scorso, l’altra più recente, voluta dalla politica, chiariranno i troppi punti oscuri dello sversamento dei rifiuti napoletani in Germania, in particolare di quelle 150mila tonnellate finite in Sassonia.

Il Parlamento del Land tedesco della Sassonia ha nelle scorse settimane votato e approvato la formazione di una commissione di inchiesta per investigare su possibili azioni criminali nella gestione della spazzatura (parte della quale è stata appunto spedita dall’Italia). Il sospetto è che la spazzatura sia stata manipolata senza aver fatto tutti i controlli, anche perché, secondo quanto appurato dalla magistratura tedesca, pare che una parte della documentazione sui rifiuti sia stata falsificata. Una commissione simile esiste già da circa un anno nel Land vicino (Sachsen-Anhalt). A battagliare sono soprattutto i Verdi che attraverso il loro leader in Sassonia, Johannes Lichdi sostengono che non sia stata ancora fatta luce sulla questione dell’importazione da Napoli che risale all’inizio del 2008, di 150mila tonnellate di pattume.

Come dicevamo questa inchiesta parlamentare che Il Napoli ha potuto confermare anche attraverso fonti locali, non è l’unica: il caso era esploso nel marzo scorso perché il settimanale “Der Spiegel” con un servizio intitolato “Le immondizie della Camorra , aveva rivelato stralci dell’indagine condotta dalla magistratura tedesca. Il settimanale scriveva che l’impianto di Grosspoesna nel solo 2005 aveva realizzato una perdita di 4,5 milioni di euro, tornando però presto in attivo grazie ai rifiuti arrivati dalla Campania.

A mettere in moto la magistratura tedesca furono le indagini avviate in Italia nel 2008 dai carabinieri, mentre nel frattempo uno studio del “Bundeskriminalamt” (Bka), la Criminalpol tedesca aveva messo in evidenza che nelle discariche tedesche sono stati già sversati circa due milioni di tonnellate di rifiuti urbani, non solo italiani. Le indagini in Germania hanno già accertato che avrebbero passato le Alpi senza autorizzazione 107mila tonnellate di rifiuti, che una volta arrivati in Germania hanno cambiato identità e sono stati trasformati in «resti di tipo minerale derivati dalla separazione», da smaltire senza problemi. (di Ciro Pellegrino, il Napoli, tratto da: NapoliOnline)

Troppo riciclo, la Germania importa i rifiuti da incenerire

Nessun commento: