venerdì 28 maggio 2010

In 3 giorni 9 morti di lavoro


Di lavoro si continua a morire. Gli ultimi 3 giorni hanno fatto registrare l'ennesimo primato negativo, con una media di 3 decessi al giorno. Solo nella giornata di oggi si sono verificati diversi incidenti su tutto il territorio nazionale che hanno portato alla morte di 5 persone.

Nel Friuli un giovane operaio di 24 anni, Rudi De Infanti, è morto durante la mattinata in un bosco a Ravascletto in provincia di Udine dopo essere stato colpito da un tronco precipitato da una teleferica. Secondo una prima ricostruzione il giovane stava caricando alcuni tronchi d'abete sulla teleferica a verricello quando uno di questi del peso di 10 quintali si è sfilato dal carico investendolo con violenza. A nulla è valso il tempestivo arrivo dei soccorsi chiamati da un passante che ha trovato il corpo privo di vita del giovane. I carabinieri di Comeglians stanno indagando per capire le cause dell'improvvisa caduta del tronco.

Altra tragedia nel teramano, dove oggi è morto Andrea Karem un operaio di appena 22 anni di origine romena, dopo esser stato raggiunto da una scarica elettrica da 200 volts. Il ragazzo stava aiutando un agricoltore del posto a montare un gazebo in ferro. La scarica elettrica sarebbe partita da una saldatrice, durante il lavoro di montaggio del gazebo dove si sarebbero dovuti ospitare e vendere prodotti agricoli. Le forze dell'ordine hanno posto sotto sequestro la saldatrice per capire con maggiore chiarezza la causa dell'incidente.

Nel cunese, invece, è deceduto Gianluigi Laugero un operaio di 53 anni. L'incidente si è verificato lungo la statale per il Colle della Maddalena, poco prima di Demonte, nella cava di via 1° Maggio. Secondo i primi accertamenti da parte dei carabinieri, l'uomo sarebbe stato travolto da un camion che stava facendo manovra, restando ucciso sul colpo. Il collega che era alla guida del mezzo pesante non si sarebbe infatti accorto che dietro il camion stava passando l'operaio. Inutile l'intervento del 118, e dei vigili del fuoco, che con una autogrù hanno sollevato il mezzo pesante, per trarre in salvo l'operaio, ormai privo di vita.

In Sardegna è morto durante un'immersione subacquea
Paolo Costa, un medico di 60 anni, il quale si era immerso per fare delle riprese per la trasmissione di Rai3 "Geo & Geo". L'uomo, originario di Iglesias, lavorava come freelance e si era tuffato nei pressi della sorgente carsica di Su Gologone, nel comune di Oliena in provincia di Nuoro.
 Sembra che Costa abbia avuto un malore durante la risalita, ma sarebbe stato sostenuto da una sua compagna di immersione durante l'indispensabile fase di decompressione.
Secondo il primo esame dei sanitari, la morte potrebbe essere stata provocata da un infarto.

Un'altra tragedia si è consumata nel padovano dove
Luigi Borrelli di 31 anni è morto dopo essere stato colpito da una scarica elettrica di alcune centinaia di volt, mentre stava lavorando alla manutenzione della linea elettrica aerea della rete ferroviaria, nella zona di campo di Marte, non lontano dalla stazione. I medici del Suem intervenuti prontamente sul posto erano riusciti a praticare la rianimazione, ma l'uomo è spirato. Sembra che il loro intervento, sia stato ostacolato sia dal passare dei treni, sia dai colleghi della vittima, aggressivi per un forte stato di choc, e dai molti curiosi intervenuti sul posto per osservare da vicino l'accaduto.

Altre 4 persone erano morte negli ultimi tre giorni anche a Siracusa, Carrara, Mantova e Pavia.

Fonte: Dazebao

3 commenti:

NoirPink - modello Pandemonium ha detto...

Sono anche loro compresi nei sacrifici richiesti al mondo del lavoro per rilanciare l'Italia? E purtroppo non è una battuta: è una mentalità che, si dice e non si dice, è molto diffusa in certi cantieri e in certe fabbriche...

omar ha detto...

caro carissimo amico giornalista, dopo tanti articoli pubblicati, dovresti aver imparato a verificare le attendibilità delle tue notizie, parlo a nome del giovane 21enne operaio muratore ITALIANISSIMO SPLENDIDO RAGAZZO KASEM ANDREA, nonchè mio fratello che per fatalità è morto per realizzare un sogno! il suo e della sua ragazza!! sono amaraggiato e spero che in futuro pubblichi notizie veritiere. la saluto Omar Kasem.

Andrea De Luca ha detto...

Caro Omar, innanzitutto la ringrazio per essere intervenuto sul mio blog. Come ha potuto notare l'articolo non è stato scritto da me, bensì prelevato dal sito dazebao (che ho riportato come fonte alla fine dell'articolo stesso). Non saprei cosa dirle. Se c'è qualche problema posso anche eliminare la parte in cui si parla di suo fratello. La le ripeto, l'articolo non è mio. Mi dispiace tantissimo per suo fratello, mi creda. Glielo dico col cuore, perchè morire sul lavoro è una cosa bruttissima ed una piaga inarrestabile.