Situazione critica anche a Milano dove nella notte è stata sgomberata la stazione centrale. Sul fronte politico occhi puntati al 25 giugno per il vertice europeo. Il Viminale fa sapere che si sarebbero perse le tracce di 50 mila immigrati
Emergenza immigrazione ancora in primo piano. Sul fronte politico l'attenzione è orientata al 25 giugno per il vertice europeo, che secondo indicrezioni dovrebbe accelerare sui rimpatri economici. Tutta in salita invece la discussione sulle quote di ripartizione dei migranti tra i paesi dell'Unione.
Sul campo invece il tempo sembra essere finito. A Ventimiglia un centinaio di migranti si è ammassato alla frontiera, chiede di poter passare il confine ma i gendarmi francesi bloccano il passo. Alla stazione centrale di Milano, nella notte i profughi sono stati allontanati e alcuni spazi chiusi con della rete. Tensioni anche alla stazione Tiburtina di Roma e in altre località italiane. Mentre il Viminale fa sapere che si sarebbero perse le tracce di 50 mila immigrati.
Bozza Ue: si accelera sui rimpatri economici
Nella bozza delle linee guida per il vertice dei leader Ue del 25 e 26 giugno, di cui l'Ansa ha preso visione, si accelera sulla politica dei rimpatri dei migranti economici. Nel testo si prevede "la mobilitazione di tutti gli strumenti per promuovere le riammissioni dei migranti economici illegali nei Paesi di origine e transito".
La Francia chiude i confini, in centinaia ammassati a Ventimiglia
Un centinaio di migranti che vorrebbero entrare in Francia e sono bloccati alla frontiera italiana di Ventimiglia hanno ripreso questa mattina un sit-in pacifico, alcuni brandendo dei cartelli con scritto "Abbiamo bisogno di passare" o "Abbiamo bisogno di libertà". Uno dei circa dieci gendarmi francesi che bloccavano loro il passaggio ha confermato all'Afp di aver ricevuto precise istruzioni di non lasciar passare i migranti. Parigi infatti ha deciso di sospendere il trattato di Schengen e di ripristinare i controlli ai confini per fermare l’esodo di immigrati sbarcati sulle coste italiane.
I dati del Viminale
I numeri, pubblicati dal Corriere della Sera, si basano sui dati relativi agli sbarchi degli ultimi due anni incrociati con le presenze registrate nello stesso periodo. Tenendo conto di chi non è stato identificato e di chi, nonostante abbia avuto un esito negativo della procedura è riuscito a sfuggire ai controlli. Nel 2014 sono arrivate 170 mila persone e le richieste di asilo sono state 64.886. La media si è alzata nei primi mesi di quest’anno. In particolare a giugno gli sbarchi hanno registrato un’ulteriore impennata: alle 8 di venerdì 12 giugno risultano 56.813 arrivi, la media delle istanze è rimasta pressoché invariata. Tenendo conto che nei centri governativi e nelle diverse strutture ci sono 80.150 persone, e sommando anche la parte di chi si è visto respingere la domanda, il calcolo "per difetto" è di almeno 50 mila persone sfuggite senza lasciare traccia, non escludendo che possano essere anche 10 mila in più.
Il vertice Ue del 25 giugno
Sul fronte politico l''attenzione ora è tutta puntata sul 25 giugno e le speranze sono riposte su Matteo Renzi e, soprattutto, su Angela Merkel. Nel pantano diplomatico nel quale sta annaspando il piano approvato dalla Commissione Ue per ridistribuire tra i ventotto i 40mila migranti sbarcati in Italia e Grecia, il summit di fine mese assume un ruolo cruciale. Di fronte alle resistenze di numerosi Paesi rispetto all'obbligatorietà del meccanismo, la presidenza lettone del Consiglio europeo (che fino ad oggi non ha fatto il lavoro tecnico per far avanzare il dossier) mette sul tavolo della riunione dei ministri degli Interni di martedì, un invito a presentare proposte alternative sul meccanismo, "prendendo in considerazione le preoccupazioni emerse".
Fonte: Rai News
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