martedì 12 gennaio 2010

Iran: le "Madri in lutto" devono essere rilasciate

Amnesty International ha chiesto alle autorità iraniane di rilasciare le 33 donne, appartenenti al gruppo delle "Madri in lutto", che erano state aggredite e arrestate durante una veglia pacifica, tenutasi nel parco Laleh di Teheran sabato 9 gennaio. L'organizzazione per i diritti umani teme per le condizioni di salute di nove donne che sono malate.

Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, molte delle donne sono state aggredite e 10 sono state condotte in ospedale. La Campagna internazionale per i diritti umani in Iran ha reso noto che, dopo l'arresto, diversi manifestanti si sono radunati all'esterno della prigione di Vozara e hanno gridato slogan in favore delle donne detenute. La manifestazione ha portato al blocco quasi totale della circolazione nella zona. Sembra che le forze di sicurezza abbiano attaccato e disperso con la violenza la folla. Due persone che passavano in macchina e hanno fotografato la protesta sono state arrestate e portate nel centro di detenzione.

Le "Madri in lutto" si riuniscono in silenzio per un'ora ogni sabato, vicino al luogo e nell'orario in cui Neda Agha-Soltan venne uccisa il 20 giugno 2009.

Non è la prima volta che le esponenti delle "Madri in lutto" vengono tratte in arresto. Oltre 29 donne sono state arrestate il 5 dicembre scorso e poi rilasciate due giorni dopo.

3 commenti:

Gianni ha detto...

Nel mondo vi sono migliaia di casi come questi, bisogna AGIRE.....http://giannigirotto.wordpress.com/agisci/

minervabianca ha detto...

Solo una parola...Vergogna!!!

Danx ha detto...

Il bello è che anche lì ci sono i partiti..la democrazia...tutte balle