lunedì 20 settembre 2010

La situazione italiana e "il silenzio degli onesti"

"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti" diceva Martin Luther King. Mi ha fatto pensare alla situazione italiana. Ed è PROPRIO QUESTO SILENZIO che mi fa paura. Spesso gli Italiani onesti sono rassegnati o a volte, peggio ancora, indifferenti davanti a tutto quello che succede e non hanno neanche più la forza/voglia di ribellarsi senza rendersi conto che è PROPRIO questa rassegnazione/indifferenza che il governo sfrutta. Si sta andando, lentamente e impercettibilmente, verso un tipo di fascismo di ritorno che io chiamerei "morbido", subdolo, che sfrutta i mezzi di comunicazione per imporsi, che fa credere alla gente di essere informata e libera mentre in realtà non lo è.

Come si può restare in silenzio mentre viene messa in pericolo la nostra stessa democrazia? Addirittura i principi della nostra costituzione? Grandi uomini hanno lottato e hanno dato la loro vita per questa e adesso noi cosa facciamo per difenderla? NULLA E RESTIAMO IN SILENZIO FACENDO COSI' IL GIOCO DI CHI E' AL POTERE. Ci rintaniamo nel nostro piccolo mondo e cerchiamo di campare come meglio possiamo ritenendo che queste discussioni di libertà, democrazia, costituzione siano troppo astratte e lontane da noi. Pensiamo che alla fine non ci riguardino direttamente, non tocchino i nostri interessi, che ci siano cose ben più importanti e immediate a cui pensare. Come arrivare a fine mese e trovare un lavoro dignitoso. E lo so benissimo visto che io e Paolo per trovarlo abbiamo dovuto addirittura lasciare l’Italia, visto che qui l’unica alternativa era di rimanere a vita con contratti precari.

Ho però capito anche un’altra cosa importante, che qualcuno si sta approfittando di noi e del nostro “avere altri problemi più grossi” per fare i propri comodi ed erodere pian piano i pilastri della nostra libertà. Soprattutto ho capito che non è vero che tutte queste cose non mi riguardano, il voler modificare la costituzione a proprio vantaggio, il conflitto di interessi, gli attacchi ai giudici e alla libertà di stampa, il monopolio tv, gli evasori, le intercettazioni, la corruzione. Perché tutto questo riguarda anche me, che ho come principale problema arrivare a fine mese. Perché noi non ce ne accorgiamo ma così facendo il governo ci toglie uno alla volta i nostri diritti fondamentali: il diritto ad un lavoro dignitoso imponendoci contratti precari che non ci consentono di farci una famiglia o ci costringono a cercarlo all’estero, il diritto ad avere una giustizia efficiente che se subisco un torto so per certo che i delinquenti pagheranno e non la faranno franca solo a causa dei tempi di prescrizione. E soprattutto ci toglie il diritto fondamentale che abbiamo, quello di pensare liberamente e di scegliere LIBERAMENTE i nostri rappresentanti politici, quelli che poi dovranno prendere decisioni importanti su lavoro, famiglia, scuola, sanità, che sono le cose che ci toccano più da vicino.

Come faccio a decidere davvero liberamente se la maggior parte dei mezzi d’informazione è in mano ad una parte politica? Io non saprò MAI cosa succede veramente e non potrò MAI decidere DAVVERO LIBERAMENTE. Chi è al potere potrà così fare quello che vuole perché io non lo saprò mai o lo saprò in modo distorto.

Queste cose mi toccano da vicino e per questo penso che rimanere in silenzio sia la cosa peggiore da fare. Ne va del mio futuro e di quello dei miei figli. No, ho capito che restare in silenzio è la cosa peggiore e anche se quello che possiamo fare è poco lo dobbiamo soprattutto a noi stessi. Se già con queste poche parole avrò risvegliato dal silenzio anche solo uno di quelli che ormai si sono abbandonati alla rassegnazione, beh, qualche cosa anche se piccola l’ho fatta. Meglio di niente.

Sonia Matteodo

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3 commenti:

Francesca ha detto...

Chi è Sonia Matteodo?

Unknown ha detto...

Ciao Francesca, hai chiesto chi sono.. ecco, mi presento brevemente! Ho 32 anni, originaria della provincia di Cuneo, sono un'insegnante di Lettere, da pochi mesi emigrata dal Bel Paese a Londra, dove ora insegno Italiano. Continuo però a seguire la politica del mio Paese e a voler essere informata su tutto quello che purtroppo accade. Credo che l'informazione sia potere e mi adopero nel mio piccolo per diffonderla. Un caro saluto, Sonia

Francesca ha detto...

Per Sonia:
Grazie, buon lavoro.