venerdì 11 giugno 2010

Ora come allora

Il 10 giugno 1924 avveniva l’assassinio di Giacomo Matteotti, colpevole di aver denunciato alla Camera i loschi intrecci affaristici del regime Mussolini. Oggi, 10 giugno 2010, è stato approvato dal senato l’indecente decreto contro le intercettazioni.

E in precedenza si sono avute da parte di questa maggioranza la legalizzazione del falso in bilancio, la legalizzazione del conflitto d’interessi, la legalizzazione dell’evasione fiscale, la legalizzazione dello sfruttamento del mercato del lavoro, la legalizzazione della cementificazione indiscriminata del paese, la legalizzazione della costituzione illecita di capitali all’estero, la legalizzazione della censura sulla rete. Oltre a 19 (diciannove) leggi ad personam.

La Costituzione, sulla quale il capo del governo ha giurato (*), viene considerata dallo stesso come un inutile, infernale ostacolo alla sue mire.

Ora che è stata votata la legge bavaglio siamo curiosi di vedere le reazioni di coloro che, sopratutto a sinistra, vedevano nei post-fascisti finiani un baluardo delle libertà democratiche. Vogliamo ripetere le parole di George Orwell che abbiamo usato come “motto” di questo blog: “Nel momento dell’universale menzogna dire la verità diventa un atto rivoluzionario“.

Adesso siamo entrati nella fase in cui la disobbedienza civile, spesso invocata, si deve tramutare da concetto astratto a prassi consuetudinaria. Deve diventare uno strumento civile e non-violento per tutti coloro che si sentono ancora Cittadini e non sudditi. Deve diventare uno strumento assillante, asfissiante e destabilizzante per il neo-regime. Questo fino a quando le regole democratiche non saranno ripristinate nella loro pienezza e questa gente spazzata via dalla loro stessa cialtroneria istituzionale.

Fonte: Minitrue

(*) Questa la formula: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”

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