venerdì 16 aprile 2010

Usa, Obama ferma la discriminazione dei gay negli ospedali

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha emesso un ordine esecutivo per proibire la discriminazione dei gay negli ospedali che ricevono sovvenzioni pubbliche. La misura obbligherà i nosocomi a riconoscere i diritti delle coppie omosessuali e permettendo al paziente di indicare il proprio partner come la persona che ha il diritto di visita e che dovrà prendere decisioni sulla sua salute. Le organizzazioni per i diritti dei gay, che da tempo lavoravano per ottenere questa misura, hanno esultato per l'ordine esecutivo di Obama che metterà fine alla pratica adottata dagli ospedali di impedire a chi non ha una relazione di parentela ufficiale con il malato di andarlo a trovare in caso di gravi patologie o di prendere decisioni in caso di pericolo di vita.

"Ogni giorno, in tutta l'America, a pazienti viene negata la cura dei loro cari - si legge nell'ordine presidenziale - ai gay e le lesbiche americane viene spesso vietato di stare accanto a compagni di una vita, vietato di prendere decisioni in caso che il paziente non sia in grado di farlo". Il presidente ha voluto legare la sua decisione ad una "vera storia americana" telefonando a Janice Langbehn, una donna della Florida che non ha potuto stare accanto, insieme ai loro figli, fino alla fine alla compagna Lisa Pond, con cui aveva vissuto 18 anni, morta nel febbraio 2007 per aneurisma cerebrale. "Sono anni che ripeto che tenere la mano a qualcuno che sta morendo non è un diritto dei gay ma un diritto umano, ed ora il presidente mi chiama e mi dice che 'è d'accordo con me, è una cosa soprendente" ha detto la donna dopo la conversazione con Obama.

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