
Report
27 (32%)
Annozero
18 (21%)
18 (21%)
Presadiretta
14 (16%)
14 (16%)
Nessuna
9 (10%)
9 (10%)
Omnibus
5 (6%)
5 (6%)
3 (3%)
Ballarò
2 (2%)
L'Infedele
2 (2%)
Che tempo che fa?
2 (2%)
Otto e mezzo
1 (1%)
1 (1%)
Voti totali 83






È facile continuare a vendere la storiella dei Rom che non rispettano le regole e non vogliono integrarsi, limitandosi a ragionare per stereotipi. La realtà, nella mia testimonianza, è una famiglia continuamente cacciata nonostante la sua evidente volontà di iniziare un percorso nuovo, un bambino a cui sono negati dei diritti fondamentali (la casa, l’istruzione), un percorso scolastico e affettivo continuamente interrotto.
Da ormai un anno giornali e TV hanno epurato dai propri rotocalchi l’argomento dei rifiuti in Campania, fatta eccezione per le esternazioni della premiata ditta Berlusconi & Bertolaso che quasi quotidianamente trova occasione per sottolineare la propria opera salvifica consistente nell’aver restituito dignità e pulizia a Napoli e alla Campania.


Nuovo gruppo choc su Facebook: "Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini Down". Nel gruppo la foto di un bel bimbo che ha le caratteristiche della malattia sulla cui fronte è scritto "scemo". «È l'unica fine che meritano questi parassiti», si legge nella didascalia sotto la foto. La "motivazione" del gruppo riportata sulla pagina di Facebook recita: «È così difficile da accettare questa malattia... perchè dovremmo con vivere con questi ingnobili creature... con questi stupidi esseri buoni a nulla? I bambini down sono solo un peso per la nostra società. Dunque cosa fare per risolvere il problema? Come liberarci di queste creature in maniera civile? Ebbene sì signori... io ho trovato la soluzione: essa consiste nell'usare questi esseri come bersagli, mobili o fissi, nei poligoni di tiro al bersaglio. Una soluzione facile e divertente per liberarci di queste immonde creature».
Aveva detto durante una seduta della commissione Affari costituzionali del Senato: «Sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore. Hanno scelto 993 amici, avvocati e, scusate il termine, qualche zoccola, e li hanno eletti». Questa la frase che il giugno scorso, pochi giorni dopo l’audizione di Grillo, risalente al 10 di quel mese, si guadagnò la querela. La frase di Beppe Grillo però non può essere punita perché il soggetto a cui è rivolta è generico. Archiviata, quindi, la denuncia per diffamazione contro il comico genovese presentata da diciotto deputate e senatrici, tra cui l’avvocato Giulia Bongiorno (che aveva messo a punto l’atto), Alessandra Mussolini, Paola Binetti, Manuela Di Centa.
Le scuole italiane sono alle prese con la più difficile situazione mai presentatasi in 60 anni di storia repubblicana. Ci voleva nuovamente un governo della destra per ridurre l’istruzione pubblica in questo stato comatoso. Le immagini di “Presa diretta” di domenica scorsa, con gli insegnanti e gli studenti di un istituto siciliano alle prese con una umiliante transumanza fra classi sporche e inadatte, sono lo specchio dello spaventoso baratro in cui la scuola italiana sta precipitando per colpa della dissennata politica dell’attuale Governo.
Ho aperto un sondaggio nel blog: 'Quale trasmissione vi sembra più obiettiva ed indipendente?'. Lo trovate in alto a sinistra appena sotto l'intestazione del blog. Il sondaggio resterà aperto fino a domenica 28 febbraio. Si può esprimere soltanto una preferenza ed una sola volta. Se volete potete utilizzare questo post per motivare la vostra scelta nei commenti.
Il paese africano è in procinto di introdurre una legge che prevede la pena dell’ergastolo per gli omosessuali, che viene elevata a pena capitale se quest’ultimi sono sieropositivi all’HIV. Contro questo palese calpestare ogni diritto umano, è intervenuto l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per per i diritti umani che è riuscito quantomeno a posporre l’entrata in vigore della legge che, in un primo momento, era prevista per il gennaio scorso. E’ in corso una forte mobilitazione internazionale per fare pressioni attraverso una petizione – che si può firmare qua – sul presidente dell’Uganda Museveni perchè receda dall’intento.
Ogni tanto mi ritrovo a parlare di calcio sul mio blog. Questa volta scrivo di quello che è successo ieri sera nella partita di Champions League tra Bayern Monaco e Fiorentina. Il direttore di gara, il norvegese Ovrebo, ha convalidato il secondo gol della squadra tedesca in netto fuorigioco (di almeno un paio di metri) penalizzando la squadra viola che fino a quel momento aveva fatto una buona partita nonostante l'inferiorità numerica per una espulsione (tra l'altro anche questa molto dubbia e contestata).
A Napoli hanno deciso di applicare una sentenza della Corte di Cassazione secondo la quale le automobili che trasportano i disabili, ancorché provviste di regolare contrassegno, non possono più posteggiare gratuitamente negli spazi contrassegnati con la striscia blu (per intenderci, quelli che normalmente sono a pagamento), a meno che non dimostrino che i parcheggi riservati ai portatori di handicap (sempre per capirci, quelli con il cartello e la striscia gialla) erano tutti occupati.
Non siamo ancora stanchi di sentir parlare di disastri annunciati? Negli ultimi giorni il maltempo ha fatto la sua parte, Calabria e Sicilia sono in ginocchio. Sembra che la natura non ci dia mai abbastanza avvertimenti, perché in ogni modo questi verranno ignorati, mettendo il profitto personale di fronte alle scelte individuali.
Vivere all’estero non è sempre rose e fiori come può sembrare a una persona che è stanca dell’Italia e vuole andarsene, a volte ci si sente stranieri anche dopo anni che si vive lontano dalla propria patria. Si sente la mancanza della propria terra, si prova una sensazione di disorientamento perchè di fatto si è scollegati dalle proprie radici. A volte sale una strana nostalgia che è diversa dalla nostalgia che si può sentire per una persona lontana. Mancano i paesaggi dove si è sempre vissuto, gli amici con cui si sono condivisi gli anni più belli della vita, i genitori, le abitudini, il lavoro, la vita in generale a cui si è stati abituati.
Mancano appena venti giorni ma la sfida, lanciata da alcuni utenti di Facebook, si annuncia interessante. Parola d'ordine? Spegnere Mediaset per una settimana, dal primo al 7 marzo, mandare in malora Grandi Fratelli e Marie De Filippi e con loro le entrate pubblicitarie dell'azienda del premier o, come la definiscono gli organizzatori, "il megafono del berlusconismo". Un braccio di ferro, quello tra Facebook e Mediaset, che riprende le grandi campagne degli anni '90 che, promosse da "Boicotta il Biscione", riuscirono a ridurre fino al 5% gli introiti pubblicitari. Già qualche migliaio gli iscritti alla pagina "1-7 marzo, una settimana senza Mediaset" ma i numeri tendono a salire così come anche l'entusiasmo che l'iniziativa comincia a riscuotere nel social network. E se per l'iscritta Marcella Menna non occorre "nessuno sforzo per non guardare il nulla" per Veronica Urban invece "non sarà facile (tutti i programmi che guardo sono su mediaset - vedi: simpson, griffin, film in prima serata ecc- ) ma ci proverò! l'idea mi piace un sacco!"
Miei cari, perché non studiamo un pochino pochino? La tv e i giornali di Berlusconi vi dicono cazzate. Sono il suo 50% di pubblicità. E voi siete il suo 50% di elettorato. Dovete studiare. Ora cercherò di farvi capire perché è molto probabile che Berlusconi sia un mafioso. Seguitemi. Dai, uno sforzo, coraggio.