giovedì 15 ottobre 2009

Mussolini fu una spia al servizio degli inglesi

Peter Martland, storico inglese che lavora a Cambridge, ha trovato documenti che portano traccia di una cosa che era nota da tempo, ma solo a livello di voce: Benito Mussolini veniva pagato 100 sterline al mese - una somma ragguardevole per quei tempi - dall'MI5 (il servizio segreto inglese).
Infatti all'inizio della Prima Guerra Mondiale, l'Italia era divisa tra coloro che spingevano per la neutralità e coloro che invece volevano intervenire in guerra. Dopo che il governo decise di entrare in guerra, l'MI5 cercò di ottenere da Mussolini e dal suo giornale, il Popolo d'Italia, articoli favorevoli all'intervento dell'Italia a fianco di Francia e Inghilterra. Cosa necessaria, dato che gran parte della popolazione italiana era per la neutralità; percentuale che aumentò dopo la sconfitta di Caporetto. Pare che Mussolini usò una piccola parte di quei soldi per il giornale e per reclutare dei picchiatori che attaccassero poveracci e sbandati, cioè quelle persone che più facilmente potevano essere sensibili agli appelli alla neutralità. Ma una parte non indifferente di quei soldi pare servissero a procurarsi le amanti, dato che è noto come il futuro Duce avesse il culto della propria virilità.

Ma il fatto di essere stati al servizio di un servizio segreto è cosa che accomuna molti dittatori di quel periodo. Lenin fu finanziato dal servizio segreto tedesco, per costituire una opposizione armata al regime zarista. Stalin lavorò sia per i bolscevichi che per la polizia segreta zarista, l'Ochrana, tradendo ora l'una e ora l'altra delle due parti. Hitler entrò nel Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi (o Partito Nazista) perchè fu mandato là dal servizio segreto tedesco a sorvegliarli.

3 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

Hai capito...

@enio ha detto...

possibilissimo !

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e