martedì 9 novembre 2010

Tavolo tecnico regione Campania: nuove discariche e rifiuti sotto la Napoli sotterranea


Ieri c'è stata la prima riunione del tavolo tecnico voluto dalla Regione Campania; un tavolo tecnico dovuto, più che voluto. Davanti alle accese proteste di Terzigno si decideva di costituire questo tavolo, sarebbe dovuto essere pubblico; in un confronto sinergico tra istituzioni e cittadini. Invece è stato a porte chiuse, senza la presenza di nessuna delegazione a rappresentare i comitati vesuviani. Senza telecamere e microfoni. La riunione si è svolta nella Sala Caduti di Nassyria del Consiglio regionale della Campania.

- Ad aprire il tavolo il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Paolo Romano.

“Pur nella consapevolezza dell’impossibilità di poter modificare le norme nazionali sulla provincializzazione del ciclo rifiuti, andremo a discutere e a valutare la possibilità di attuare un sistema di ‘provincializzazione solidale’ da attuare anche attraverso la previsione di meccanismi di compensazione per quei territori che in qualche modo esprimeranno la loro disponibilità a sostenerlo. Mentre per ciò che riguarda la gestione degli impianti dovranno essere, come previsto dalla legge, le Province a doversene far carico. Non dobbiamo perdere 145 milioni di euro di risorse europee, la normativa europea infatti non prevede sostegno economico alla raccolta di rifiuti in se e 'l'unico modo per fare seriamente la differenziata e' togliere i cassonetti dalle strade'' avviando massicciamente la raccolta porta a porta che in molti comuni, compreso il napoletano, ha dato ottimi risultati. Eventuale affidamento ai Comuni, laddove lo chiedano, della raccolta dei rifiuti, 0ggi in capo alle amministrazioni provinciali. Distinzione fra cinque consorzi provinciali e non piu' 4 - come previsto dalla legge - eliminando il consorzio unico Napoli Caserta. Accordi in base ai quali si possano utilizzare risorse di privati piuttosto che denaro pubblico per la costruzione di impianti (come i siti di compostaggio) considerando che sono altamente remunerativi.''

Forse Romano dimentica che nell'occhio delle procure son finite proprio le aziende private che hanno fin ora gestito impianti e rifiuti?

- Replica del responsabile Cgil del Nolano Salvatore Velardi

- L'Assessore Regionale all'Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, al termine del tavolo tecnico interistituzionale, tenutosi a Napoli sull'emergenza rifiuti, ci informa che ritiene "fondamentale la conferma del sistema della provincializzazione".

Prendiamo atto che si insiste su un'idiozia pensata dal Governo e che solo pochi continuano ancora a sostenere. Nelle stesse file del centrodestra le critiche alla "provincializzazione" sono state e continuano ad essere fortissime ed acutissime. Provincializzazione vuol dire che le uniche aree dove sarà possibile individuare nuove discariche per una provincia di 3 milioni di abitanti sono quella giuglianese e quella nolana. Altre areee con densità abitativa estremamente più insignificanti non vengono neppure prese in considerazione: follia pura! A questo punto l'unica cosa sensata sarebbe rivedere i confini delle singole province........... se fosse possibile! Forse l'Assessore vuole inaugurare la stagione del federalismo provinciale? o di quello comunale? magari anche quello di quartiere! Ma vada a farsi benedire! Ma è più facile pensare, invece, che questa Giunta Regionale è sotto il ricatto di De Mita e di Mastella! Davvero una bella fine per i campioni del saper fare! Se l'Assessore pensa che, con questo stratagemma la "monnezza" deve portarla nel nolano o nel giuglianese lo venga a dire alle popolazioni interessate! Lo sfidiamo a farlo!

- L'idea di Caldoro: ''predisporre discariche riservate solo a un numero preciso di comuni''.

- Rosa Russo Iervolino: questa l'idea del sindaco di Napoli che annuncia la propria disponibilità', anche in veste di commissario per il sottosuolo, ''a mettere a disposizione le cave della citta' di Napoli'' - spiegando che - ''a Napoli ci sono centinaia di cave sotterranee e che, per questo uso, andranno debitamente attrezzate e controllate''.

Quindi: Il presidente Caldoro suggerisce di perseverare nel criterio di territorializzazione e sull'apertura di nuove discariche; il sindaco di Napoli Iervolino mette a disposizione le cave sotteranee di Napoli in vista della costruzione del termovalorizzatore che sorgera' nel quartiere di Gianturco (36/48 mesi); la vice presidente della Provincia di Salerno Ferrazzano rilancia l'apertura di Macchia Soprana limitandola, come a cava Sari a Terzigno, al conferimento di frazione secca.

Voglio sottolineare che è pazzesco pensare di interrare i rifiuti nel sottosuolo di Napoli.

La Napoli Sotterranea, un ginepraio di cunicoli e cave e pozzi che attraversa tutta la città, una meraviglia nascosta; un sito archeologico, il sottosuolo napoletano, di cui nessuno ne conosce l'immensità e il valore, ancora tutto da scoprire. Intanto aumentano i casi dove si scoprono gli autocompattatori sprovvisti del tagliando dell'assicurazione: è accaduto a Terzigno e anche a Chiaiano nella notte tra il 6 e il 7 novembre.

Roberta Lemma

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