Non so se avete la mia stessa sensazione ma da oggi le elezioni mi sembrano più vicine. Me lo fa pensare il fatto che alcuni presidenti provinciali (di vari schieramenti) si sono dimessi proprio oggi con la motivazione che …vogliono competere nella competizione elettorale nazionale. Se non è un ottimo indizio questo …
Nel mentre il PD (favoritissimo alle elezioni) è atteso dalle insidiosissime primarie a doppio turno tra il povero Peppone Bersani, Matteo Renzi (il candidato del centrodestra, Berlusconi è un satanasso quando ci si mette ) e Vendola (desideroso più che mai di adottare un figlio nella prossima legislatura).
Intanto nel centro destra regna sovrana la confusione. L’obiettivo nel PDL è limitare i danni: sicuri che questa volta neanche il sorriso ammaliante o la faccia tosta di Berlusconi, servirà per vincere le elezioni. Berlusconi con la dichiarazione di Alfano di ieri su Casini (sempre pronto a saltare sul carro del vincitore anche stavolta) e quella andata in onda stamane a Canale 5, mischia le carte e tratta la sua buonuscita politica.
Anche i “Senatori” del PDL sono in fermento. Lasciano tranquillo Berlusconi nel giocarsi le proprie carte e nel frattempo trattano con gli avversari, una legge elettorale che possa permettere ai volti più noti del Partito una riconferma negli scanni del Parlamento. Alla fine è sempre più probabile che assisteremo alla nascita di tante liste civetta, le quali permetteranno di smistare e dividere i voti.
La lista dell’ex Premier è sicura (una nuova Forza Italia), ma altre liste sono pronte o ai blocchi di partenza: quella di Sgarbi, quella di Oscar Giannino, quella dell’ex Ministro Tremonti, a cui tra poco si sommeranno altre, con i leader degli Ex AN sugli scudi (di Alemanno per esempio). Senza contare che a questi voti si potranno sommare i voti della Lega e quelli dei profughi di Futuro e Libertà; senza contare che forse ci sarà a competere lo stesso PDL (la fantasia di Berlusconi non ha limiti), magari con la Santanché o una certa Marina, di cui ogni tanto si sente parlare (non vi dico il cognome, potreste sentirvi male).
Attenzione però, questa volta mischiare le carte è complicato: sia per la presenza del Movimento 5 Stelle (in forte ascesa nei sondaggi), sia per l’elevato tasso di astensione che sembra di questi tempi regnare nella testa dell’elettore medio italiano, che mal volentieri parla di politica, assillato com’è dalle tasse e dalla crisi aggravata dal Governo Monti.
In conclusione, vista la complessa situazione economico / politica / giudiziaria tra i due maggiori schieramenti della politica italiana, la soluzione gradita ad entrambi … potrebbe far uscire dal palottoliere elettorale …un nuovo sostanziale pareggio.
Pareggio che alla fine accontenterebbe tutti: sarebbe il lasciapassare per un secondo Governo Tecnico, non necessariamente con Monti Premier (Casini Premier o chissà forse Passera).
Sempre che dalle urne non esca anche stavolta il Jolly: “Berlusconi: ”Se alla fine della settimana non ci sarà un chiarimento definitivo e deciso tra le varie forze io misurerò i numeri della squadra che si sarà costituita e sarò lietissimo di non scendere in campo se questa squadra avrà i numeri per potersi confrontare con la squadra progressista e per poterla superare”. L’ha detto oggi? No, il 19 gennaio 1994 (Enrico Mentana oggi sulla sua pagina Facebook)
Raimondo Orrù - Niente Barriere
http://www.nientebarriere.blogspot.com/
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