martedì 27 marzo 2012

Cile, neonazisti torturano a morte un ragazzo di 24 anni, Daniel, perché gay

Il Cile è sotto choc. Daniel Zamudio, un ragazzo di 24 anni, è stato torturato a morte perché gay. Il ragazzo era andato il 3 marzo al concerto di Ricky Martin, al termine della serata si era addormentato su una panchina di un parco prima di essere aggredito e torturato per ore. Sono durate circa sei ore le torture, è stato colpito da pietre e sfregiato con un collo di una bottiglia rotta, i quattro criminali, di un’età compresa tra i 25 e i 19 anni, hanno disegnato una svastica sul petto. Si è visto staccare un pezzo di orecchio, ha riportato gravi ustioni ad una gamba. Per Daniel, che da circa un mese era in coma, è stata dichiarata la morte cerebrale, ma «Sta diventando un simbolo», come annunciano le associazioni contro le discriminazioni sessuali in Cile e in America Latina, dove l’omofobia purtroppo è molto diffusa. La polizia ha fermato tre dei quattro sospettati: Alejandro Axel Angulo Tapia di 26 anni, Raúl Alfonso López Fuentes di 25 anni, Patricio Iván Ahumada Garay di 25 anni e Fabián Alexis Mora Mora di 19. Rischiano fino a 40 anni di carcere.

Fonte: The Monitor

Ringrazio Ali Moda per la segnalazione

2 commenti:

ilGrandeColibrì ha detto...

Daniel e prima di lui tanti altri... Film dell'orrore girati nella realtà delle nostre vite. "Film dell'orrore": è proprio questo il modo in cui due gay australiani hanno descritto l'incredibile serie di ingiustizie e violenze che hanno subito non da neonazisti, ma da agenti della polizia. Forze dell'ordine. Protettori dei cittadini (link: Il vero volto dell'omofobia).
Il grado di violenza esercitata, nel caso cileno e in quello australiano, è molto diverso, la matrice d'odio però è la stessa. Ed è la stessa matrice dell'omofobia che vediamo qui, adesso, sotto i nostri occhi ogni giorno. Il fuoco che ha bruciato Daniel è lo stesso che brilla negli occhi di troppe persone che, non avendo le mani sporche di sangue, pensano di essere innocenti.

Leo Carlo - Roma ha detto...

Vorrei lasciare qui un appello della Seisachtheia Europe, libera associazione di cittadini Europei che si sta battendo su tutto il territorio della Comunità, affinchè sia riconosciuto il diritto alla dignità della persona al di là delle lobbies bancario-istituzionali. Questo il testo dell'appello:

UN MILIONE DI FIRME PER L’ "EUROPA DELLA SOLIDARIETÀ".

L’articolo 8 del Trattato di Lisbona entrerà ufficialmente in vigore il 1/4/2012(non è uno scherzo, ndr). Da quella data, i cittadini europei potranno presentare istanze con almeno un (1) milione di firme per la votazione di Leggi nell’Unione Europea.

SCOPO DELLE FIRME:

OPPOSIZIONE all’immiserimento economico ed all’assoggettamento nazionale e personale. Solidarietà nazionale. Ciò costituisce un enorme dovere e responsabilità.

SI CHIEDE:

LA CANCELLAZIONE del gravoso Debito. Quando i Paesi si trovano in «stato di necessità» (tracollo del sistema sanitario, di istruzione, salari e pensioni), il pagamento del gravoso debito viene accantonato. A quel punto hanno la precedenza le necessità di sopravvivenza e di dignità delle persone.

Per aderire alla petizione, chi lo ritiene giusto può farlo all' indirizzo:

http://www.1millionsignatures.eu/?a=it

Per maggiori informazioni:

http://www.youtube.com/watch?v=kLlzQYDAKpA&feature=youtu.be

Spero che aderirete in molti, la raccolta firme è già partita ed è aperta a tutti i cittadini della Comunità Europea.

Vi segnalo anche il sito:

http://www.referendumprivilegipolitici.com/index.htm

Grazie per il Vostro prezioso tempo.