martedì 5 ottobre 2010

L'agguato a Belpietro sembrerebbe una montatura


Ci sono diversi dubbi e incongruenze sull'agguato a Maurizio Belpietro. Ricordiamo, per dovere di cronaca, che un uomo verso le 22.45 di giovedì sera si sarebbe trovato sulle scale a pochi metri dal pianerottolo dell'abitazione di Belpietro, armato di pistola. Nel racconto fornito dal caposcorta, il 'piano' dell'attentatore sembra davvero molto strano.

Innanzitutto perché quest'uomo decide di aspettare Belpietro sul pianerottolo di casa e dunque di essere subito visto? Non è un rischio molto alto? (che strano...).

Un altro elemento dubbio è la fuga dell'uomo: appena si trova davanti l'agente, punta la pistola ma l'arma s'inceppa (che strano...). Il poliziotto si ritrae dietro un angolo e spara due colpi ad altezza d'uomo. Le scale sono abbastanza strette, l'agente è un tiratore esperto, ma nessuno dei colpi va a segno (che strano...).

Inizia l’inseguimento. Al terzo piano il caposcorta spara ancora, e questa volta va in frantumi una finestra. L’attentatore continua a scappare. Invece l'agente rallenta la corsa, si ferma (che strano...).

Nonostante i colpi e il trambusto che tutti gli inquilini del palazzo sentono (sono le 23 circa non le 4 del mattino) nessuno si accorge di niente (che strano...).

Al pian terreno ci sono due porte. Una sbuca sul cortile principale, dove è in sosta l'auto di scorta a bordo della quale c'è un altro poliziotto che incredibilmente non si accorge nemmeno degli spari (che strano...). L'altra invece si apre su un cortile più interno, circondato da un muro alto circa tre metri e che degrada sulla destra diventando un po più basso. E' la via di fuga, racconta il caposcorta, scelta dall'attentatore che però, per quanto agile, deve scavalcare un ostacolo comunque notevole. Per quanto a metà muro scorrano dei tubi che si possono usare come appoggio. Di fatto, anche in questo caso nessuno vede nulla e sul muro non si trovano impronte (che strano...). E come se l'attentatore scomparisse nel nulla! Se avesse scavalcato il muro, unica via di fuga, si sarebbe trovato nel cortile di un palazzo. Ma, scendendo da questa parte, avrebbe dovuto atterrare su dei cespugli. Ma non si sono trovate tracce di foglie spezzate (che strano...)

Infine, a rendere perplessi gli inquirenti, c'è il precedente dell’attentato all'ex procuratore Gerardo D’Ambrosio. Anche in questo caso un agguato fallito, sventato sempre dallo stesso caposcorta che ora si occupa di Belpietro e su cui vi furono forti dubbi. Nemmeno allora si trovò un testimone che confermasse la versione dell’agente. Direi che c'è proprio qualcosa che non torna...

5 commenti:

Luca and Sabrina ha detto...

Siamo anche noi convintissimi che sia tutta una montatura, probabilmente stavano per togliere la scorta a Belpietro e così invece chi gliela tocca, anzi forse verrà rafforzata! Vergogna!Ecco come si spreca il denaro pubblico.
Sabrina&Luca

Anonimo ha detto...

Il fatto che i media non ci stiano ancora martellando i maroni (palle o coglioni, nda) la dice lunga. Probabilmente lo stesso Belpietro e' una vittima di un caposcorta mitomane... ma considerando i livelli a cui e' arrivata la TVcrazia, non mi sorprenderei del contrario.

Francesca ha detto...

Lo dicono in parecchi ormai. Avete notato l'identikit? Assomiglia molto a Belpietro! Solo che i lineamenti sono un po' più grossolani, giusto per farlo sembrare uno straniero! Anche lui ha il naso a patata e le labbra carnose.

Francesca ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/06/%e2%80%9ci-potenti-ai-miei-piedi%e2%80%9d/68302/comment-page-1/#comment-830281

Francesca ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/06/chiariamo-subito-qualunque-cosa-sia-successa/68380/comment-page-1/#comment-830337