venerdì 9 aprile 2010

Alimenti: allarme per livelli di diossina illegali rinvenuti nell’ 8% di prodotti


La sicurezza alimentare riguarda la collettività intera che molto spesso, presa dagli impegni quotidiani e da una pressoché generalizzata noncuranza in tema di alimentazione trascura i possibili rischi per la salute umana. Ormai da tempo come componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D'Agata, si occupa di segnalare le più recenti ricerche sul tema al fine di poter stimolare gli istituti preposti ai controlli per interventi a garanzia e protezione della salute dei cittadini. Non da ultimo, vale la pena porre all’attenzione della cittadinanza e delle suddette Autorità nazionali ed europee, le recenti indagini che hanno rilevato che livelli eccessivi di diossina sono stati individuati nell’otto per cento di migliaia di campioni di prodotti alimentari nel corso di un periodo di nove anni. I più alti livelli della sostanza tossica in relazione al tenore di grassi sono stati trovati nel fegato e nei prodotti di fegato da animali, ha detto la European Food Safety Authority (EFSA). Tra l’alimentazione animale, i più alti livelli delle sostanze cancerogene sono stati identificati negli oli di pesce. La relazione si basa sui test di più di 7.000 campioni prelevati tra il 1999 e il 2008 in 21 paesi europei.

“Complessivamente, l’otto per cento dei campioni hanno superato i livelli massimi diversi di cui alla normativa UE “, ha detto l’agenzia. “Tuttavia, alcuni di questi campioni erano chiaramente originati da campionamenti mirati, durante gli episodi di contaminazione specifici. C’erano anche ampie variazioni tra i diversi gruppi di alimenti e mangimi in termini di percentuale di campioni che superano i livelli massimi. “Le diossine e i composti analoghi, come le diossine-simili bifenili policlorurati (PCB), comprendono una serie di sostanze tossiche che si formano dalla combustione. Si trovano a livelli bassi in molti cibi e pur non causando problemi di salute immediati, l’esposizione a lungo termine a livelli elevati di sostanze chimiche è pericoloso per la salute. La questione è stata rilevata da poco dall’ European Food Safety Authority (EFSA), l’Agenzia Europea che si occupa dei controlli nella stessa materia sotto l’egida della Commissione Europea, che ha dichiarato in una nota ufficiale che “la loro persistenza e il fatto che si accumulano nella catena alimentare, in particolare nel grasso animale, continua quindi a causare alcuni problemi di sicurezza”. La relazione dell’agenzia sulla raccolta dei dati e l’unità di esposizione, ha sollecitato un controllo continuo. Secondo D'Agata, chiede che continui la sperimentazione casuale di un numero sufficiente di campioni di cibo e di campioni di alimenti per animali per garantire che le stime accurate dei livelli di diossina siano raccolti per il futuro.

Fonte: Bella Ciao

1 commento:

Francesca ha detto...

Che "bello"!!! Alcuni anni fa infatti si era parlato del caso dei polli alla diossina!