sabato 18 gennaio 2014

Il discorso di Obama sull’Nsa in cinque punti


Obama durante il discorso a Washington, il 17 gennaio 2014. (Kevin Lamarque, Reuters/Contrasto)

Il 17 gennaio il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha tenuto una conferenza stampa nella sede del dipartimento di giustizia, a Washington, per annunciare una riforma della National security agency (Nsa), l’agenzia d’intelligence statunitense al centro dello scandalo Datagate.



Le proposte del presidente riassunte dal Washington Post.

  • Le agenzie di spionaggio statunitensi non raccoglieranno più i metadati dei tabulati telefonici. Questo significa la fine del programma di sorveglianza dell’Nsa denunciato da Edward Snowden, almeno per come è concepito ora. Ci vorrano mesi per chiuderlo definitivamente. Nel frattempo il presidente ha deciso di mettere dei limiti all’attività delle agenzie.
  • Obama vuole comunque garantire al governo l’accesso ai tabulati per alcuni casi specifici. Non ha ancora deciso come, ma ha elencato un paio di possibilità: le compagnie telefoniche potrebbero conservare i tabulati dei loro clienti e dare l’accesso al governo solo per ordine di un tribunale. Oppure si potrebbe creare un nuovo ente, in grado di raccogliere e proteggere grandi quantità di metadati.
  • Il presidente vuole che lo spionaggio degli alleati finisca. I capi di stato “amici” saranno d’ora in poi esclusi dalla sorveglianza elettronica. I funzionari della Casa Bianca hanno detto che le intercettazioni su questi obiettivi in realtà sono già state interrotte. Ma ci sono delle eccezioni. Obama non ha chiarito cosa intende per “alleati più stretti”, e dalle intercettazioni non verranno comunque esclusi i collaboratori dei leader stranieri.
  • Obama chiede al congresso di creare un comitato indipendente di public advocates (difensori pubblici) che devono intervenire nei casi di violazione della privacy da parte delle agenzie governative.
  • Il presidente ha promesso maggiore protezione per la privacy dei cittadini stranieri, aggiungendo che saranno intercettati solo per questioni di sicurezza nazionale.

Fonte: Internazionale

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