La relazione preliminare presentata dal consulente tecnico della procura di Messina e depositata al tribunale misure di prevenzione conferma le ipotesi della Dia che il calcestruzzo fornito dalla ditta dei fratelli Nicola e Domenico Pellegrino, imprenditori ritenuti vicini a Cosa nostra, a molte imprese di Messina e provincia sarebbe depotenziato.
L'ingegner Attilio Masnada, su incarico dei sostituti della Dda Angelo Cavallo e Fabio D'Anna, ha esaminato gli impianti della Calcestruzzi Messina srl sequestrati lo scorso 24 giugno ai fratelli Pellegrino e ha analizzato i campioni, riscontrando difformità sulla natura e i quantitativi del materiale impiegato. Le analisi del perito confermano l'ipotesi investigativa di frode agli acquirenti, ma sui manufatti pubblici esaminati non ci sarebbero rischi statici.
Il tribunale misure di prevenzione ha riunificato i sequestri nei confronti dei fratelli Pellegrino, considerati vicini al clan messinese di Santa Lucia Sopra Contesse e accusati di aver imposto la vendita del calcestruzzo a ditte di Messina e provincia.
Fonte: Antimafiaduemila
3 commenti:
come volevasi dimostrare, a tutto c'è una spiegazione. Se non ci mettete il cemento come volete che stiano su i pilastri ?
lo sapevo che c'era lo zampino dlella mafia!
che vergogna
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