martedì 6 ottobre 2009

Il rischio del gioco

Da pochi giorni è nato un nuovo gioco: Win for life. 20 numeri soltanto, la vincita più alta del gioco è legata nell'indovinare 10 numeri più il cosiddetto 'numerone'. Si vincono 4.000 € per 20 anni.
Si vincono cospicue somme anche nell'indovinare 10 numeri o facendo 0.
Il regolamento fa capire, dunque, che si vince con una certa facilità e frequenza, anche perchè l'estrazione avviene ogni ora.
La mia perplessità maggiore è legata all'impatto sociale che potrebbe avere questo nuovo gioco.
Quello che mi domando è: non c'è il rischio che un gioco così 'immediato' e apparentemente semplice crei dipendenza? E per quanto riguarda alcune fasce sociali più deboli, non c'è il pericolo che molti disoccupati o persone con reddito medio-basso diventino dei giocatori compulsivi, sperperando anche il poco che hanno?
E poi: allo Stato non bastavano i vari lotto, super-enalotto, lotterie e scommesse varie?

10 commenti:

www.iTch.it ha detto...

infatti è proprio come dici...purtroppo il popolo ha bisogno di essere distratto e, soprattutto, in momenti di crisi economiche e politiche questo è il modo migliore che i potenti hanno per tenersi buona la massa.
tra l'altro proprio stamattina sentivo che tale gioco sta creando effetti di dipendenza paragonabili a quelli di una droga pesante e che la pubblicità trasmessa per il suo lancio sarebbe pericolosamente ingannevole, perchè non rende noto che l'eventuale premio viene diviso tra tutti i vincitori di quell'estrazione (se vincono in 4 il vitalizio scende a 1000 €), con ovvi effetti sul "consumatore medio".

Crocco1830 ha detto...

Seppure in ritardo, sono arrivato anche qui e ti ho linkato volentieri nel mio blog.
Ciao e a presto.

Adriano Smaldone ha detto...

ma le devo giocare anche io "na schedina" niente crea dipendenza se usato con coerenza e fermezza mentale. tutto crea dipendenza se usato senza coerenza e fermezza mentale

Sandro ha detto...

Caro Andrea non sono sbagliate le tue perplessità circa la possibilità di dipendenza, cosa più che probabile quando si parla di lotto-scommesse-et similia.

Ma secondo me occorre anche responsabilizzare chi gioca. Se non ci si sa dare un limite nella vita significa che non siamo uomini ma bestie (o comunque che abbiamo bisogno di cure). Tu cosa proporresti?

Andrea De Luca ha detto...

Caro Sandro sinceramente non so, magari semplici slogan che indicano resposabilità nel giocare e cose del genere. Ovviamente io non dico che tutti sono giocatori incalliti, ma la maggior parte si e col tempo può diventare un'abitudine pericolosa. Tu che pensi?

Enrico Rinero ha detto...

Se volete conoscere i risultati del gioco immediatamente appena estratti, vi consiglio di iscrivervi sul Channel di peoplesound ! :-)

http://www.peoplesound.com/it/channel/4mila_al_mese

vi arriveranno gratuitamente via SMS i risultati delle estrazioni! (cliccate su "Segui" in alto a destra e registratevi gratis.. il vostro numero di telefono servirà solamente per indicare a quale cellulare inviare l'sms gratuito)

Andrea De Luca ha detto...

Caro Enrico, ti ringrazio dell'informazione ma almeno personalmente sono contrario a questo nuovo gioco (e più in generale a tutti i giochi e lotterie gestite dallo stato)

Sandro ha detto...

Sicuramente non tutti i giocatori sono incalliti. Penso che il problema della dipendenza nel gioco è un problema che di certo non va sottovalutato (come purtroppo talvolta avviene) e sicuramente un regolamento ed una pubblicità chiara aiutano ma è un problema non proprio semplicissimo.

Comunque sia di base sono dell'idea che i migliori giudici e tutori di noi stessi siamo proprio noi stessi: ad un certo punto se le persone invece di cercarsi un lavoro si vendono la casa nella speranza di vincere al superenalotto, c'è un problema abbastanza grave che secondo me sfocia - o rischia di sfociare - nel patologico.

In tal senso gli inviti ad essere responsabili mi lasciano un po' perplesso perchè talvolta mi sembrano un po' un modo per lavarsi la coscienza (e se diventa una patologia un semplice slogan non so se serva). Ma forse sono io ad essere diffidente.

Andrea De Luca ha detto...

esattamente sandro, condivido

Danx ha detto...

mediashopping ai vecchi può dare molta più dipendenza e crisi economica haha