sabato 10 ottobre 2009

Nucleare: il 75% degli italiani dice no


Qualche mese fa i rappresentanti del Governo continuavano ad affermare che “gli italiani vogliono il nucleare“. Sin da allora era evidente che la realtà era che solo il Governo voleva il nucleare, mentre gli italiani erano ancora d’accordo con il referendum di oltre 20 anni fa che bandiva le pericolossisime centrali dal territorio italiano.

La prima Regione italiana a ribellarsi è stata la Calabria, seguita dalla Liguria, le quali hanno detto che nel loro territorio non verrà installata nessuna centrale nucleare. Oggi le Regioni “ribelli” sono diventate 11, ed anche la popolazione non è d’accordo. Stando all’ultima indagine effettuata dall’Istituto Format per conto di Somedia, tre italiani su quattro non vogliono le centrali nella propria Provincia.

Al primo posto delle preoccupazioni c’è la mancanza di serenità. Dall’indagine è infatti risultato che il 72% degli italiani non crede che il nucleare di oggi sia così sicuro come vogliono farci credere. Ma a preoccupare i cittadini, ed in primo luogo proprio le Regioni, sono i siti di stoccaggio dei rifiuti, i quali sono pericolossisimi e ci mettono milioni di anni per biodegradarsi. Altre problematiche sono la mancanza d’acqua (per raffreddare i reattori c’è bisogno di una quantità enorme di acqua dolce, e questa scarseggia in quasi tutta la Penisola), e ancora, l’instabilità del territorio, visto che gran parte della nazione è a rischio sismico, e la parte restante è a rischio frane e inondazioni.
Insomma, sarebbe come costruire un castello di sabbia durante una tempesta.

Fonte: Stop the war

Anche Informare è un dovere dice no al nucleare.

3 commenti:

chicchina ha detto...

Ma anche per il nucleare,e non il più sicuro,partiranno i lavori?Dunque a parte ogni altra considerazione su un problema che gli italiani hanno già accantnato con un referendum,abbiamo in ordine di esecuzione:
-le case ai terremotati,belle linde sicure con tendine alle finestre e fiori sui balconi,tutto rigorosamente in vera plastica lavabile!
-le case per gli sfollati di Messina ,belle sicure in zone urbane,con verde fiori giardini,un eden,insomma.
-il ponte sullo stretto,già stipulati contratti e al nastro di partenza.
Poi ci sarebbero altre piccole cose,qualche aiuto all'economia,ai diseredati pensionati,ai precari ,la spazzatura che copre Palermo,la bancarotta del comune di Catania,tanto perchè voglio giocare in casa,ma queste sono inezie,non richiedono le capacità taumaturgiche del superpresidente,possono attendere.
Quanto alle frasi inutili,avremmo già un paio di volumi della infinita enciclopedia berlusconiana,ovviamente edizione di lusso Mondadori.
Ciao

LA FONTE ha detto...

"Il nucleare potranno imporcelo solo con l´esercito. La ribellione della Puglia sarà rabbiosa e radicale"....

...anche la Puglia è stata una delle prime regioni(se non la prima) a dire no al nucleare.

Andrea De Luca ha detto...

l'articolo è stato esauriente, non ho nient'altro da aggiungere.