Il quotidiano francese Le Monde pubblica un’indagine sui bambini non registrati in Namibia, un paese molto grande e con pochi abitanti, dove spesso gli edifici statali o gli ospedali sono molto lontani dai villaggi. Nel 2009 il governo ha deciso di adottare dei provvedimenti per porre fine al problema dei milioni di bambini che non sono iscritti nei registri dell’anagrafe.
La prima decisione è stata quella di rendere possibile la registrazione dei neonati direttamente all’ospedale: sono le infermiere a dare i moduli alle madri. Entro il 2010 questa pratica dovrebbe essere possibile in 34 ospedali, in tutto il paese. Da solo, però, questo provvedimento non basta, anche perché non tiene conto della tradizione che prevede che il bambino riceva il nome dal padre dopo essere stato presentato a tutta la famiglia. Per sanare la situazione dei tanti bambini senza documenti, tra agosto e settembre, alcuni funzionari pubblici, con il sostegno finanziario dell’Unicef, hanno raggiunto i più sperduti villaggi del paese per registrare tutti coloro che sono senza documenti.
La Namibia, insomma, ha cominciato a prendere sul serio il problema, visto che la registrazione anagrafica è anche uno strumento che permette di accedere a diritti e servizi - come la scuola, le strutture sanitarie, il voto - e difende i bambini dalla riduzione in schiavitù o dal reclutamento forzato.
Nella stessa direzione va anche il programma Bravo! (Birth registration for all versus oblivion) della Comunità di Sant’Egidio, che in Burkina Faso ha avviato le attività di registrazione anagrafica della popolazione. Sono in molti, soprattutto donne e i bambini, a non essere mai stati registrati e a non possedere un certificato di nascita. Ora si presentano presso i centri mobili per usufruire dell’opportunità offerta: fino a maggio del 2010 la registrazione tardiva sarà gratuita per tutti, adulti e bambini, senza più multe.
Fonte: Internazionale
3 commenti:
holaaaaaaaa :D
beh ogni tanto c'è una mezza buona notizia!!!
è vero ha ragione nadia ogni tanto c'e una bella notiza putroppo questo continente è sotto un interesse che nessuno puo immaginare quanto e grande
infatti Adriano, troppi interessi
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