venerdì 23 ottobre 2009
Cosentino, l'uomo dei clan, al comando per il Pdl in Campania
Riecco Nicola Cosentino, il potente sottosegretario all'Economia, nato a Casal di Principe, sotto indagine per i suoi rapporti con i clan, che ha strappato a forza la sua candidatura per il Pdl in Campania quasi per assenza di rivali. Neanche avessero paura di parlare quelli che - e non sono pochi - non stanno con lui.
È lo stesso metodo con cui impose la sua, di candidatura, Luigi Cesaro, attualmente presidente della Provincia di Napoli e alleato di ferro di Cosentino: dandola cioè per chiusa, prima dei tavoli ufficiali. Come è emerso alla riunione dei parlamentari campani del Pdl, svoltasi sabato a palazzo Grazioli alla presenza dei triumviri. Una quindicina, vicini a Cosentino, lo hanno indicato come l'uomo giusto.
Gli altri hanno taciuto. Compresi i possibili antagonisti, che dei gladiatori proprio non sono: l'ex ministro Stefano Caldoro e Mara Carfagna. E quando qualcuno ha fatto il nome del leader degli industriali napoletano Gianni Lettieri, i supporter di Cosentino hanno salutato la nomination con un elegante «booh», con tanto di coretto. Poi i suoi colonnelli si sono affrettati a dichiarare alle agenzie l'accordo cosa fatta, dopo che Berlusconi ha toccato con mano l'assenza di alternative.
Tanto che Ignazio La Russa ha provato a frenare, in attesa del vertice con Fini: «Non è detto ancora nulla. Decideremo regione per regione». Niente da fare: Cosentino, di fatto, ha iniziato la sua campagna elettorale. Dalla sua ha avuto come grandi sponsor il triumviro Denis Verdini e il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto, che ha un filo diretto, in Campania, con Cesaro. Gli altri ci hanno provato a dire che c'è un limite a tutto. E che, certe volte, conta pure la faccia. Niente da fare. I clan hanno sempre ragione.
Fonte: Nuovasocietà.it
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2 commenti:
siamo rovinati...
...e non poco Nino
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