I primi passi del popolo viola, in attesa di decidere cosa essere

Giorni fa avevo già espresso il mio parere sul popolo viola. In sostanza avevo scritto che, a mio avviso, non ci si deve fermare al 5 dicembre e che è un fatto positivo che la manifestazione sia uscita molto bene per diverse ragioni. Potete rileggere l'articolo qui.

Il popolo viola, dato il successo prima su Facebook e poi in piazza, deve inizialmente decidere che cosa essere: se un partito, se un movimento, se una lista civica, se un gruppo di persone che semplicemente si schierano contro Berlusconi. Ma intanto la rivoluzione viola continuerà. Con una serie di proposte ed iniziative molto interessanti.

Tra le proposte rilanciate su internet c'è quella di inviare centinaia di migliaia di cartoline viola alle diverse (e tante) residenze di Berlusconi. Gli organizzatori hanno anche pensato di riunirsi una volta al mese sotto Palazzo Chigi. Un altra iniziativa che mi ha colpito è quella di scrivere con una matita viola la frase "Berlusconi dimissioni" sulle banconote. Si sta pensando anche di rifare un No B Day in Piazza San Giovanni a gennaio.

Intanto il popolo viola aderisce alla manifestazione contro il Ponte sullo Stretto del 19 dicembre convocata dal Comitato "No Ponte" a Villa San Giovanni (RC). Diciamo che, in attesa di decidere che cosa essere e cosa altro fare, questo è il primo passo da parte del popolo viola (anzi forse il secondo dopo sabato 5 dicembre) di un percorso di mobilitazione contro la degenerazione della politica berlusconiana.