Con 307 sì, 271 no, e 2 astenuti l’Aula della Camera ha votato la fiducia al governo sulla Finanziaria. Il via libera di Montecitorio al provvedimento è previsto per domani. La manovra tornerà al Senato per il "disco verde" definitivo la prossima settimana. I deputati del Movimento per l’Autonomia (Mpa) non hanno aprtecipato al voto di fiducia sottolineando «la necessità e la speranza che si possano verificare a brevissimo gli interventi economici, politici ed infrastrutturali per il Mezzogiorno d’Italia più volte garantiti e fino ad oggi non messi in pratica». Intanto le polemiche non si fermano, ma Tremonti rassicura: «Il rapporto con Fini è sempre stato molto buono. Non sono queste le cose che causano le divisioni». Il ministro dell'Economia annuncia inoltre che si sta valutando una conferenza stampa sulla finanziaria con il premier Silvio Berlusconi e che se l’appuntamento ci sarà il ministro spiegherà le ragioni per cui ha deciso di porre la fiducia. Le tensioni nella maggioranza «spero che si risolvano».
Umberto Bossi in Transatlantico risponde ai cronisti che gli chiedono della presa di posizione di Gianfranco Fini contro la decisione del governo di porre la questione di fiducia sulla manovra finanziaria. «Io sto con la maggioranza, sto con Tremonti». Comunque, assicura il leader della Lega, «sono cose che si superano». La richiesta di fiducia sulla Finanziaria, che è un «atto fondamentale del governo», «è coerente con il vincolo che lega costituzionalmente esecutivo e Parlamento, non è un espediente deplorevole ma una diretta assunzione di responsabilità alla quale legare un giudizio più complessivo». Lo ha detto il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, nel corso della sua dichiarazione di voto alla Camera.
«Il governo sta svuotando il ruolo del Parlamento, ma il Pd non si rassegnerà». Ad assicurarlo è stato il capogruppo del partito democratico alla Camera, Dario Franceschini, intervenendo in aula per dire il suo no alla fiducia posta sulla Finanziaria. «Siamo alla fiducia numero ventisette, un altro passo verso un silenzioso svuotamento del parlamento», ha sottolineato. La fiducia, ha ricordato, è stata utilizzata anche dal centrosinistra quando governava, ma ora «non è più un modo garantire conversione decreti, nè per contrastare l’ostruzionismo dell’opposizione, ma un modo ordinario di legiferare».
E, come accaduto ieri, «senza avvertire l’esigenza di motivarlo all’aula». Ma, ha aggiunto, «questa volta c’è qualcosa di più» perchè l’opposizione ha avuto un «atteggiamento assolutamenre responsabile e per togliere ogni pretesto» al governo ha «ridotto il numero degli emendamenti a 49, mai c’era stato un numero così basso». Non solo. «Avevamo proposto pubblicamente e privatamente ai ministri dei Rapporti con il parlamento e dell’Economia di dare tempi certi», ha rivelato. Invece, ha sottolineato, «siete fuggiti a un confronto sul merito». Nei Paesi normali, ha insistito, «maggioranza e governo ringraziano l’opposizione per l’atteggiamento costruttivo» e «per avere espresso solidarietà senza se e senza ma al presidente del Consiglio». E invece ieri c’è stato «un intervento inutilmente rancoroso e violento del capogruppo del Pdl». Tuttavia, ha assicurato, «noi insisteremo su questa linea responsabile perchè non ci rassegniamo all’idea che anche l’Italia non possa essere un Paese in cui il parlamento possa restare luogo del confronto e per questo siamo anche pronti a discutere della modifica dei regolamenti parlamentari».
Polemica l'Idv. «Noi dell’Italia dei Valori riteniamo che questa non sia una finanziaria ma, piuttosto, un carnevale degli evasori fiscali». Lo afferma il presidente Antonio Di Pietro. «È una finanziaria di cartone - aggiunge Di Pietro - verso la quale questo governo ha dovuto chiedere la fiducia perchè neppure i suoi membri credono di poter giustificare il ricorso agli evasori fiscali per sistemare i conti dello Stato». «Se sono evasori - conclude Di Pietro - non penseranno certo allo Stato ma solo agli affari loro».
Fonte: La Stampa
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1 commento:
Son stanco per entrare nei dettagli della finanziaria.
Dimmi questo: c'è l'ok al nucleare e all'acquaprivatizzata?
So che per fortuna Fini, nonostante l'incidente di Berlusconi, non è indietreggiato e s'è detto SDEGNATO per l'ennesimo uso della FIDUCIA.
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