lunedì 28 dicembre 2009

Bandiera Bianca, resa incondizionata

Ci avviamo all'anno cruciale della agonia della Costituzione con una dichiarazione di Franceschini di resa incondizionata a Berlusconi ed alle sue pretese. Ha detto che la legge ad personam per mettere il Presidente del Consiglio al riparo dai processi è una cosa possibile. Come si dice: "se pò fa...". Si ha anche notizia di una telefonata tra Berlusconi e Bersani. La TV mostra un Berlusconi ringiovanito, rinfrancato, sorridente. Sono appena passati tredici giorni dall'attentato di Milano, ma la sua faccia è liscia e rosea come quella di una fanciulla in fiore. Non c'è alcun residuo di ematoma o di ferita. Eppure il taglio sotto l'occhio sembrava profondo. Dei denti che sarebbero stati fratturati, non sappiamo quanti, nessuna traccia. La bocca del tutto normale ed il sorriso o la risata di scherno non hanno alcuna difficoltà a dispiegarsi sul volto.

Insomma, il triste episodio di cui ha parlato il mondo intero e che ha provocato una intensa profonda ondata di solidarietà umana è diventato una sorta di spartiacque tra "prima" e "dopo". Prima il PD era contrario, decisamente contrario alla leggina ad personam e manifestava serie perplessità a mettere mano alla Costituzione con questa destra ornata dal razzismo di Bossi, un razzismo che si annida anche all'interno sotto la voce "federalismo" e che vuole la rottura di ogni forma di solidarietà interregionale. Ora la strada è spianata verso una collaborazione che non dubitiamo sarà intensissima. Il Parlamento sarà messo al lavoro, sarà sotto pressione con il fiato al collo del Grande Manager, del Boss che avrà tanti difetti per come trascorre il suo tempo libero ma è sicuramente un grandissimo lavoratore capace di macinare quantità enormi di impegni. Non dubitiamo che il Presidente della Repubblica sarà ed è già nella partita. Non predica fino alla noia la "coesione"? Ma un Parlamento democratico non deve essere coeso. Deve essere articolato dialetticamente tra maggioranza ed opposizione. Eppure Napolitano sono anni che ci ossessiona indicandoci la necessità di un clima collaborativo. In Italia questo significa assecondare Berlusconi in tutte le sue voglie. Non solo leggine per sfuggire a possibili certe condanne per reati commessi prima di diventare Presidente del Consiglio, ma anche un rifacimento della Costituzione con azzeramento dei controbilanciamenti ed assoggettamento di parte della Magistratura al suo controllo. I Magistrati inquirenti diventeranno funzionari del Governo come i Questori.

Sono passate due settimane e sembriamo lontani anni luce dall'idea di un Fini che potesse diventare espressione di una destra "civile", alternativa a quella di Berlusconi e Bossi. Se il Capo del Governo si accorda con l'opposizione e questa gli dà via libera per tutti i progetti di "riforma" che senso ha il ruolo che Fini stava cercando di darsi? Oramai è una carta bruciata.

L'unico ostacolo ma non insormontabile resta Di Pietro ed il suo partito. Di Pietro è sottoposto ad una cura intensissima di aggressioni quotidiane da parte dei giornali e delle tv del "partito dell'amore". Viene dipinto come un pericoloso avventuriero, un estremista, un nemico della pace degli italiani. Deve essere isolato come un cane rognoso. Si confida che il suo Partito, l'IDV, non regga a lungo agli attacchi ed al duro regime di isolamento. Non ha storia ed i suoi uomini non hanno forse la stoffa necessaria per resistere contro corrente ad attacchi che diventano sempre più ravvicinati, asfissianti.

In quanto alla sinistra radicale, il pegno viene dato dal Duca delle Puglie, l'On.le D'Alema. Il PD non ricandida Vendola e lancia la candidatura di Emiliano. Gli elettorati PD e PDL diventano sempre più simili e lo saranno ancora di più dopo il voto della leggina ad personam. L'isolamento della sinistra radicale e dei dipietristi intransigenti deve essere pieno. Debbono sprofondare nelle catacombe dell'extraparlamentarismo e messi fuori dagli accordi politici locali.

Nasce in modo incruento un regime. Al posto della marcia su Roma abbiamo avuto Tartaglia ed il lancio della statuetta del Duomo di Milano. Un regime che si annunzia con la negazione bipartisan del diritto ai lavoratori di avere un giudice al quale appellarsi e con l'Italia popolata di lavoratori-stilisti appollaiati su torri per rivendicare il proprio diritto al lavoro ed alla vita. La scuola è già largamente sfasciata e centotrentamila insegnanti si ritroveranno nel giro di tre anni senza lavoro e quindi senza pane quotidiano. La Fiat diventa una multinazionale con il cervello in Italia ed il corpo all'estero. Ma l'oligarchia si ingrassa a dismisura. I consiglieri regionali piemontesi hanno diritto ad una buona uscita di circa centomila euro. Nel Veneto si fanno pagare anche le spese mortuarie. La casta politica costa più dell'intero servizio sanitario nazionale. Questa casta politica è interessata alla "coesione". Del paese non sembra importarle più niente. Le forze armate diventano SPA per sfuggire una noiosi controlli della Corte dei Conti e del Parlamento. Naturalmente una SPA deve essere sempre operativa e per questo dobbiamo rassegnarci all'idea di guerre infinite alle quali parteciperanno i nostri militari "portatori di pace".

Insomma, si adeguerà la Costituzione scritta a quella materiale che non si capisce bene che cosa sia. E' certo che i legami tra PDL e PD esistono e sono testimoniati dalla condivisione di tutta la legislazione del lavoro firmata nelle ultime due legislature che hanno spogliato i lavoratori di quasi tutti i loro diritti. Credo che pesino molto nella trattativa gli interessi "materiali" del PD nelle banche o nel settore cooperativo. Le Coop sono una grande potenza economica ma non hanno più niente dei tratti solidaristici del socialismo gestionale iniziale. Sono imprese del tutto simili a tutte le altre e non danno niente nè ai consumatori nè ai loro lavoratori dipendenti. Non mitigano le asprezze del sistema capitalistico ma lo accentuano. L'apertura di nuove Ipercoop a Palermo ed altrove, nel pieno consenso generale, è una spia assai significativa di che cosa sono oggi i partiti.

Il Papa benedice quello che volgarmente continua a chiamarsi inciucio ma che ora viene ribattezzato come fase solidale di riforme e di bene nazionale.

Pietro Ancona

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5 commenti:

@enio ha detto...

le notizie sulla telefonata di bersani e del pensiero espresso da franceschini, pare siano un FALSO a sentire le loro dichiarazioni di questi giorni! non facciamo come res pubica (repubblica) che raccatta tutto il fango che trova in giro e lo butta su silvietto !Potresti beccarti l'appellativi di "SINISTRO" dal premier !

Aries 51 ha detto...

A prescindere dal fatto che le notizie siano più o meno fondate, non mi sembra pura fantascienza.
Cose del genere ce le aspettiamo tutti. O no ?...

Anonimo ha detto...

sono d'accordo col primo commento.
vorrei capire quando franceschini avrebbe detto questo, il dubbio mi viene perchè chi un pò è informato sicuramente ha letto la sua ultima intervista al "corriere"...considerando anche la sua partecipazione al No-B Day...

mirco_siri

Adriano Smaldone ha detto...

si presenta un 2010 politicamente uguale forse anche peggio al 2009

Archimede mancato Pitagorico ha detto...

mamma mia...vorrei essere nel 2011