Tomas Milian in "Squadra volante" (1974). (ANSA/WIKIPEDIA)
Tomas Milian, attore cubano naturalizzato italiano famoso soprattutto per i suoi film polizieschi degli anni Sessanta e Settanta e in particolare per il personaggio di “er Monnezza”, è morto mercoledì a 84 anni a Miami, dove viveva da diversi anni. Milian recitò in moltissimi film tra gli anni Sessanta e Settanta, interpretando personaggi ricorrenti e molto riconoscibili, contribuendo al successo degli spaghetti western e dei polizieschi italiani.
Milian era nato a L’Avana nel 1933: suo padre era un ufficiale dell’esercito che venne incarcerato dopo il colpo di stato di Fulgencio Batista, e che nel 1945 si suicidò. Milian lasciò Cuba negli anni Cinquanta e andò negli Stati Uniti, dove iniziò a recitare trasferendosi poco dopo in Italia. Qui ebbe i suoi primi ruoli: cominciò recitando in La notte brava e Il bell’Antonio di Mauro Bolognini, con dei ruoli secondari ma non marginali. Entro la metà degli anni Sessanta aveva già recitato in molti film, compresi Boccaccio ’70 (nell’episodio di Luchino Visconti), La ricotta di Pier Paolo Pasolini e Giorno per giorno, disperatamente di Alfredo Giannetti, il suo primo film da protagonista. Nella seconda metà degli anni Sessanta cominciò a recitare in film meno d’autore e più popolari, e in particolare negli spaghetti-western, diventandone uno degli interpreti più conosciuti. Fu protagonista di I quattro dell’apocalisse di Lucio Fulci e di La resa dei conti di Sergio Sollima (insieme a Lee Van Cleef).
Dopo i film western, Milian cominciò a fare quelli che sarebbero diventati i suoi film più famosi: quelli polizieschi. Nel 1976, per il film Il trucido e lo sbirro di Umberto Lenzi, fece la sua prima interpretazione come “er Monnezza”, il famoso ladro romano che comparve poi anche nei film La banda del trucido di Stelvio Massi del 1977, La banda del gobbo di Umberto Lenzi del 1977 e Il lupo e l’agnello di Francesco Massaro del 1980. L’altro personaggio che rese famoso Milian fu Nico Girardi, l’ex ladro diventato poliziotto che fu protagonista di undici film tra il 1976 e il 1984. Per entrambi i personaggi, Milian fu doppiato da Ferruccio Amendola, che contribuì non poco al successo dell’interpretazione di Milian.
Con la fine della popolarità dei film polizieschi italiani la sua carriera rallentò: negli anni Ottanta e Novanta fece molti meno film, anche se finì per avere ruoli marginali in film come Havana di Sydney Pollack, JFK – Un caso ancora aperto di Oliver Stone, Amistad, di Steven Spielberg e Traffic di Steven Soderbergh. Uno dei suoi ultimi film è stato Roma nuda di Giuseppe Ferrara, del 2011.
Fonte: Il Post
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